Pet-coaching all’ Ospedale Pediatrico Bambin Gesù.

bambini e cani in ospedale

E’  “Qua la Zampa” il nome del progetto realizzato dall’ Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, che prevede l’ impiego di cani per aiutare i bambini che si trovano ricoverati nel reparto di Neuroriabilitazione del rinomato nosocomio.

Con la collaborazione dell’ Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali (A.N.U.C.S.S. Onlus) potrà avere inizio, finalmente anche in Italia, la pratica del pet-coaching, già largamente diffusa all’ estero.

Si tratta di una terapia sperimentale che prevede di affiancare animali dall’ indole docile e tranquilla ai piccoli pazienti con problematiche di disabilità motoria.

I cani avranno dunque un ruolo di veri e propri coach a quattro zampe e supporteranno i bambini nello svolgimento degli esercizi di riabilitazione.

Studi scientifici hanno già in passato dimostrato, anche nell’ utilizzo della Pet therapy, la corrispondenza “empatica” tra cane e uomo, e quindi le aspettative riguardo a questo progetto sono rivolte a suscitare un maggior stimolo nei bambini alla guarigione ed alla ripresa della normale funzionalità motoria.

Il Bambin Gesù potrà così contare, ora, non solo sulle tecnologie più avanzate per la cura dei piccoli pazienti, ma, laddove il progresso non può arrivare, anche sull’ amore che solo un animale può essere in grado di donare.

Avvenuta l’esecuzione di Lennox.

sopprssione cane

Oggi è una giornata triste per me, come per tutte le persone che negli ultimi 26 mesi si erano battute per evitare l’esecuzione di Lennox, il povero cane condannato a morte, di cui vi ho parlato pochi giorni fa, solo per la colpa di somigliare ad un Pitbull.

Purtroppo l’ esame del DNA parlava chiaro e rivelava l’ incrocio tra un American Bulldog uno Staffordshire Bull Terrier e un Labrador, e il Dangerous Dog Act del Regno Unito, che nel 1991 ha stabilito quali sono le razze pericolose, non ha ritenuto il caso di fare nessuna eccezione, nonostante le tante attivazioni sociali di protesta.

Lennox è stato giustiziato, provocando nella  piccola padroncina Brook un dolore che difficilmente potrà dimenticare. Ai proprietari che per tutti questi anni sono stati tenuti forzatamente lontani dal loro amato cane, è stata negata anche l’ ultima volontà di vedere Lennox, prima dell’ esecuzione, per l’ ultimo saluto. Le sue ceneri gli verrano recapitate via posta nei prossimi giorni.

Non mi sento di aggiungere un mio commento personale alla vicenda, in certe occasioni le polemiche servono a ben poco, preferisco, invece, lasciarvi uno spunto di riflessione ricordando un passo scritto dal grande filosofo e poeta Voltaire:

“…Se cercate le cose preziose e dal valore inestimabile, non entrate in una oreficieria, tirate avanti di fronte ad una pellicceria, non contate sulle promesse degli uomini.

Se volete conoscere la fiducia, la fedeltà, l’ amore incondizionato, la lealtà, non soffermatevi davanti alle parole dei vostri simili: entrate in un canile.

Non esiste niente di più prezioso del riflesso dorato del pelo di un cane, di più splendente dei suoi occhi neri, di più unico del suo amore…”

Quel terribile “colpo di calore”

Sono questi, a detta degli esperti, i giorni più caldi dell’ estate 2012, e la prossima settimana dovrebbe essere peggiore di quella appena trascorsa.

Come noi umani, anche gli animali possono soffrire molto le alte temperature, soprattutto quando il tasso di umidità supera certi livelli, ed andare incontro al famoso “colpo di calore“.

Forse non tutti sanno che, a differenza di noi, gli animali non sudano, ma utilizzano un sistema di raffreddamento ad aria, che consiste nel ventilare con piccoli respiri molto frequenti in modo da far passare velocemente l’ aria sulle superfici bagnate della bocca e determinare così la dispersione di calore.

I primi sintomi che devono mettere in guardia il proprietario di un cane oppure un gatto colpito dal caldo, sono quindi la respirazione breve, veloce e affannosa, l’ aumento della salivazione, la lingua violacea, difficoltà nell’ alzarsi e il passo barcollante.

La tempestività d’ intervento determina la sopravvivenza dell’ animale: ricordiamoci sempre che non potendo il cane o il gatto comunicarci il suo malessere, possiamo renderci conto della situazione quando probabilmente è già molto tardi.

Il primo soccorso consiste nel portare immediatamente l’ animale in un luogo fresco e ombreggiato; bagnarlo con degli impacchi di acqua fredda, ma non ghiacciata, sulla testa, e nelle zone dove la temperatura tende a salire più facilmente (inguine, ascelle, collo); cercare di ventilarlo magari agitando dei giornali. Una volta terminate le manovre di primo soccorso, recarsi urgentemente in una Clinica Veterinaria dove possano essere assicurate tutte le cure del caso.

I pazienti più esposti al colpo di calore sono i cuccioli o gattini, gli animali anziani, quelli affetti da patologie croniche o in sovrappeso, e, per quanto riguarda i cani, le razze brachicefale come i Boxer,  i Bulldog, i Carlini.

Contrariamente a quanto si pensa, bastano veramente pochi minuti perchè l’animale passi dall’ essere tranquillo e felice nel proprio posto, ad essere un animale affetto da “colpo di calore“, quindi nelle giornate veramente calde e umide occorre porre particolare attenzione a tenerlo sempre in un luogo fresco e ben ventilato, assicurarsi che la ciotola dell’ acqua sia sempre piena e cercare di cambiarla molte volte durante la giornata.

Altri utili accorgimenti consistono nell’ evitare la solita passeggiata dell’ ora di pranzo , ma cercare,invece, di uscire nelle prime ore del giorno, oppure in tarda serata; evitare assolutamente di lasciare il vostro animale in macchina neanche per la sosta breve di un caffè, potrebbe rivelarsi un caffè molto amaro!

Insomma, con qualche piccolo accorgimento, un pò di buonsenso e tanto amore, anche a costo di modificare qualche abitudine quotidiana, possiamo veramente evitare di ritrovarci nella spiacevole situazione di dover affrontare un “colpo di calore” del nostro tanto amato animaletto.

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