Avvenuta l’esecuzione di Lennox.

sopprssione cane

Oggi è una giornata triste per me, come per tutte le persone che negli ultimi 26 mesi si erano battute per evitare l’esecuzione di Lennox, il povero cane condannato a morte, di cui vi ho parlato pochi giorni fa, solo per la colpa di somigliare ad un Pitbull.

Purtroppo l’ esame del DNA parlava chiaro e rivelava l’ incrocio tra un American Bulldog uno Staffordshire Bull Terrier e un Labrador, e il Dangerous Dog Act del Regno Unito, che nel 1991 ha stabilito quali sono le razze pericolose, non ha ritenuto il caso di fare nessuna eccezione, nonostante le tante attivazioni sociali di protesta.

Lennox è stato giustiziato, provocando nella  piccola padroncina Brook un dolore che difficilmente potrà dimenticare. Ai proprietari che per tutti questi anni sono stati tenuti forzatamente lontani dal loro amato cane, è stata negata anche l’ ultima volontà di vedere Lennox, prima dell’ esecuzione, per l’ ultimo saluto. Le sue ceneri gli verrano recapitate via posta nei prossimi giorni.

Non mi sento di aggiungere un mio commento personale alla vicenda, in certe occasioni le polemiche servono a ben poco, preferisco, invece, lasciarvi uno spunto di riflessione ricordando un passo scritto dal grande filosofo e poeta Voltaire:

“…Se cercate le cose preziose e dal valore inestimabile, non entrate in una oreficieria, tirate avanti di fronte ad una pellicceria, non contate sulle promesse degli uomini.

Se volete conoscere la fiducia, la fedeltà, l’ amore incondizionato, la lealtà, non soffermatevi davanti alle parole dei vostri simili: entrate in un canile.

Non esiste niente di più prezioso del riflesso dorato del pelo di un cane, di più splendente dei suoi occhi neri, di più unico del suo amore…”

Condannato a morte perché somigliante ad un Pitbull.

Lennox , il cane che sembra un pitbull, starebbe per essere soppresso dalle autorità britanniche perchè troppo somigliante a un pitbull

“Ciò che fortunatamente nessuno osa più sostenere per gli uomini, teorie lombrosiane secondo cui i criminali si riconoscono da alcuni tratti del cranio, per i cani è purtroppo ancora valido, in un Paese civile come il Regno Unito. Ma noi ci opporremo”, queste le parole di sgomento dell’ ex ministro Vittoria Brembilla, che si esprime sulla incredibile vicenda che dal 2010 coinvolge la famiglia adottiva di Lennox, in una battaglia, che  ora sta per volgere al termine, ma non con un lieto fine.

Il povero cane meticcio di sette anni di cui stiamo parlando, Lennox appunto, è stato strappato via dai suoi affetti e dalla sua casa nel 2010 e rinchiuso in un posto sconosciuto, di cui non sono stati informati neanche i proprietari, solamente perchè di aspetto somigliante ad un Pitbull, razza considerata pericolosa dalla legislazione del Regno Unito.

Da allora è iniziata la lunga battaglia legale tra la famiglia adottiva del cane e le istituzioni, che, nello scorso 12 Giugno, si è conclusa in Corte d’ Appello, dove la Giuria predisposta ha stabilito la condanna a morte di Lennox, che potrebbe essere eseguita già in questi giorni.

La Protezione Animali italiana si è subito mossa al fine di evitare questa ingiusta condanna, che rappresenta una grave violazione dei diritti degli animali, intervenendo con l’ ambasciatore del Regno Unito in Italia, con il Primo ministro dell’ Irlanda del Nord, e, addirittura, chiedendo clemenza alla Regina Elisabetta II.

La soluzione potrebbe essere quella di accogliere lo sventurato animale nel territorio Italiano e fare in modo che le Associazioni di Volontariato possano prendersi cura di lui.

Le associazioni animaliste invitano tutti gli italiani a contattare via mail l’ambasciata britannica in Italia ([email protected]) per chiedere che Lennox sia risparmiato. Un appello è partito anche dal mondo della musica e dello spettacolo durante il concerto “Monza for Animals“ che  molti  artisti hanno accettato di tenere a sostegno degli animali.

Vittoria Brembilla, Presidente della Leidaa (Lega Italiana per la Difesa degli Animali), aggiunge: “questa storia incredibile mostra a quali paradossi può arrivare una normativa fondata sulla “presunzione di aggressività e colpevolezza” per alcune razze canine “.

Continuiamo a sperare che si possa trovare un giusto compromesso per tirare fuori il povero Lennox dal “braccio della morte”, magari con il contributo di tutti!

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