La Primavera arriva anche per Fido e Micio

alimentazione di primavera cani e gatti

Sembrerebbe proprio che la Primavera sia arrivata, eventuale colpo di coda invernale a parte; la stagione in cui la Natura si rinnova ed ha inizio un nuovo ciclo.

Non a caso, spesso, proprio in questo periodo, molte cagnette e molte gatte si propongono ai maschietti per mettere in cantiere nuove vite.

A tale proposito, cari “genitori” di cani e gatti, soprattutto novelli, preparatevi ad affrontare un periodo di fughe, comportamenti anomali, e inaspettate inappetenze: nessuna preoccupazione, si tratta solo dell’ amore!!!!

Come facilmente immaginabile, cani, gatti e compagnia bella sono soggetti a cambiamenti che li rendono più adatti a sopportare i cicli stagionali.

Tra questi, il più palese cambiamento, è quello della cosiddetta “muta”, ossia la perdita del pelo superfluo, accumulato durante la stagione delle temperature rigide, per proteggersi la pelle con un mantello più leggero: ebbene sì, anche gli animali sono costretti a fare il cambio di stagione nell’ armadio!!!

Questo, ahinoi, comporta non pochi problemi nella gestione della casa, soprattutto per quei cani e gatti che vivono in appartamento, perchè i peli si spargono inevitabilmente sul pavimento, sui tappeti, sulla tappezzeria, ovunque l’ animale si trattenga.

Purtroppo non vi è soluzione al problema, se non quella di limitare la diffusione del pelo morto munendosi di spazzola e spazzolando, anche per più volte al giorno, il pelo del vostro amico a quattro zampe.

Un altro aspetto molto importante del cambio di stagione è l’ alimentazione: è possibile infatti che, sia cani che gatti, prendano qualche chiletto in più nei mesi invernali, questo perché il freddo aumenta le necessità di assumere maggiori calorie per scaldarsi e anche perché, generalmente, con il brutto tempo si diventa un pochino più sedentari e dormiglioni, complice anche il fatto che le ore di luce sono di meno.

Fatto sta che la Primavera rappresenta l’ occasione per perdere quei chiletti di troppo che nel caldo estivo si farebbero davvero sentire.

Diventa perciò importante iniziare a sostituire gradulamente le carni rosse con le carni bianche, prediligendo una dieta ricca di verdure di tutti i colori, cereali integrali e riducendo considerevolmente l’ apporto di grassi animali.

Per coloro che si servono di una alimentazione commerciale, sia secca che umida, sarà sufficiente sostituire i prodotti a base di manzo con quelli a base di pollo, tacchino o pesce.

Abbinata ad una dieta più leggera, diventa di fondamentale importanza l’ attività fisica: le giornate si allungano e le temperature si fanno sempre più gradevoli, quale migliore condizione per una bella, lunga passeggiata con Fido.

E per i mici sarà sufficiente un po’ di gioco in più con il proprio padrone!

Con questi piccoli accorgimenti i nostri pelosoni saranno pronti per la “prova costume”!

Per conoscere meglio Fido…

fisiologia canePer convivere al meglio con il vostro amico a quattro zampe, potrebbe rivelarsi utile conoscere alcuni dati fisiologici del cane, così ho pensato di scriverne un breve elenco conciso e schematico.

 

 

 

 

Durata della vita:                        

 da 8 a più di 20 anni, a seconda della razza: quelle più piccole tendono ad essere più longeve.

Temperatura corporea:

compresa tra 37,7°C e 38,8°

Respirazione:

10-30 atti respiratori al minuto

Polso:

70-160 battiti/minuto negli adulti
70-180 battiti/minuto nelle razze toy
80-220 battiti/minuto nei cuccioli

Pubertà:

tra 6 e 18 mesi, a seconda della razza

Stagione riproduttiva:

ogni 6-9 mesi, spesso in primavera ed in autunno

Gestazione:

63 giorni in media

Numero di nati:

da 1 a 8 cuccioli per parto, nella prima gravidanza il numero dei nascituri può essere ridotto

Segni del calore:

ingrossamento della vulva con perdite di sangue: la cagna attrae ed accetta il maschio per circa 3-9 giorni

Neonati:

occhi ed orecchie si aprono a 10-17 giorni di vita. I cuccioli vengono svezzati a 6-8 settimane di vita

Vaccinazioni:

cimurro, epatite (adenovirus del cane), parainfluenza, leptospirosi e parvovirosi a 2,3,4 mesi di età, seguiti da richiami annuali.

Il ciclo riproduttivo delle gatte.

ciclo riproduttivo della gatta

Le gatte raggiungono la pubertà tra il 4° e il 18° mese di vita e sono animali poliestrali stagionali, generando due o tre cucciolate l’ anno.

Il numero medio di nati per ogni parto è di quattro gattini ma può variare da uno a otto. Generalmente la prima gravidanza si conclude con la nascita di un minor numero di piccoli.

Durante la fase del proestro si può osservare uno scarso scolo vaginale non accompagnato da variazioni dell’ aspetto esterno della vulva.

Quando la gatta va in calore (estro) lo manifesta con la vocalizzazione e con un comportamento provocatorio nei confronti dei gatti maschi.

In presenza di un maschio la femmina si accovaccia sui gomiti con il bacino sollevato e la coda deviata lateralmente e calpesta il terreno con gli arti posteriori per segnalare la propria recettività, che durerà per un lasso di tempo che varia da 1 a 4 giorni.

Alla fine del rapporto, subito dopo il coito, la gatta emette un forte grido, si gira per allontanarsi dal maschio e inizia a rotolarsi al suolo.

Nei felini, in assenza dell’ accoppiamento, l’ ovulazione non avviene e se la gatta non è stata montata l’ estro si ripeterà ad intervalli di 14-19 giorni.

Può accadere a volte che i due  gatti “innamorati” abbiano un accoppiamento sterile, in questo caso vi è la possibilità che insorga una pseudogravidanza che si può protrarre anche per 40 giorni, ma raramente è caratterizzata dalla preparazione da parte della gatta di una zona destinata ad accogliere la prole.

Generalmente in queste pseudogravidanze non si osserva neanche lo sviluppo della ghiandola mammaria.

Nel caso in cui, invece, il rapporto tra maschio e femmina sia andato a buon fine, avrà inizio la gestazione della gatta la cui durata può variare da 56 a 65 giorni.

I rigonfiamenti fetali si possono apprezzare con la palpazione nell’ addome della gatta fra il 20° ed il 30° giorno di gravidanza, ma è possibile già ipotizzare una eventuale gravidanza in atto nel caso in cui la gatta aumenti il suo peso corporeo di un chilo nell’ arco di 4 settimane.

A distanza di una settimana dal parto le gatte divengono irrequiete e dimostrano la necessità di starsene da sole nel luogo destinato ad accogliere i nascituri.

Una volta partorito la gatta torna in calore durante la quarta-sesta settimana di lattazione ed è già nuovamente fertile.


GATTI

Il Gatto maschio e l’ affermazione del proprio sesso.

gattini che lottano

Il gatto maschio raggiunge la maturità sessuale tra i 7 e i 12 mesi, in genere  al nono mese di età.

Fin dalla nascita i suoi testicoli si trovano nello scroto, ma diventano ben palpabili solamente a 6-8 settimane di vita.

Come tutti sappiamo i gatti hanno l’ abitudine di marcare il territorio lasciando qua e là piccoli spruzzi di urina.

Le modalità di questa marcatura assomigliano molto alla pratica di un rito: sollevano il bacino, mettono la coda in posizione eretta, facendone tremare la punta, e spruzzano in posizione verticale sulla superficie prescelta (muri, vasi, cespugli, mobili).

Molto di frequente può capitare che essi lascino le proprie urine proprio su indumenti o calzature del proprietario, al fine di affermare la propria identità maschile, sia che si tratti di un gatto “intero” che di uno castrato.

Questo atteggiamento tende a rinforzarsi nei periodi in cui molte gatte, nell’ ambiente circostante, stanno attraversando il periodo del calore, nella stagione primaverile, oppure con l’ arrivo di un nuovo “contendente” felino nella zona o, anche, di persone indesiderate.

Essendo ricco di ormoni il liquido secreto tramite lo schizzo ha un odore davvero forte e fastidioso se il gatto non è stato sottoposto ad intervento di sterilizzazione.

Al di sopra di ogni sospetto, anche le gatte femmine possono assumere il comportamento di marcatura nel periodo del calore o dopo la sterilizzazione: in tal caso sarà necessario capire con il Veterinario curante se si tratti solo di una marcatura o di una qualche patologia.

A volte quello della marcatura del territorio può divenire un problema importante, soprattutto se si abita in un appartamento nell’ ambito di un condominio. In questo caso l’ unico modo per risolverlo risulta essere quello di intervenire chirurgicamente asportando i testicoli del gatto.

L’ intervento di orchiectomia viene eseguito in una manciata di minuti, è minimamente invasivo  e risolve questo spiacevole problema nel 90% dei casi, soprattutto per quanto riguarda l’ odore, che, in fin dei conti, è la causa del fastidio.  L’ età corretta per sottoporre il proprio gatto a tale intervento è tra gli 8 e i 12 mesi a seconda dello sviluppo sessuale del gatto stesso.

Inoltre, con la castrazione è possibile evitare a micio diversi altri problemi di natura medica, come ad esempio malattie trasmissibili tramite i rapporti sessuali (FIV e FELV), oppure traumi di vario genere dovuti alle lotte territoriali con altri maschi in presenza di gatte in calore, o peggio ancora, dovuti ad investimenti di auto nelle strade.

Un altro aspetto positivo della sterilizzazione del gatto maschio, ma anche di quello femmina, è la contenzione  delle nascite che ne deriverebbe, dal momento che i gatti “interi”, se ne hanno la possibilità, si concedono delle frequenti scappatelle riproduttive.

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