Il viaggio del cibo, dalla bocca di Fido in giù.

digestione cane

L’ apparato digerente del cane si distingue di varie parti, ciascuna con la propria funzione specifica e la propria ghiandola che produce enzimi adatti al lavoro da svolgere.

In ordine di tappa possiamo, dunque, distinguere:

  • bocca e ghiandole salivari
  • esofago
  • stomaco
  • duodeno, intestino tenue e pancreas
  • fegato
  • intestino crasso e retto

Iniziamo il nostro viaggio!

Non appena il cane si rende conto di avere a disposizione del cibo, o che presto ne avrà, l’ apparato digerente entra in azione.

Nella bocca viene, così, prodotta saliva dalle ghiandole salivari per iniziare la digestione del pasto imminente: in molti casi è sufficiente l’apertura di una credenza o il rumore di una scatoletta per innescare la secrezione salivare del cane!

La saliva del cane ha ben cinque funzioni molto importanti:

  • agisce come legante per aiutare a tenere assieme il bolo alimentare ed allo stesso tempo lubrifica l’esofago per facilitarne il passaggio
  • contiene un enzima che inizia la scomposizione dell’ amido nella bocca e che continua il suo effetto nello stomaco
  • pulisce la lingua
  • scioglie le sostanze del cibo portandole ai bottoni gustativi del cane, ed è quindi, in parte, responsabile del senso del gusto
  • svolge una funzione di raffreddamento del cane e dispersione del calore tramite la sua evaporazione dalla lingua

Quindi, una volta arrivata la ciotola di pappa, il cane prende il cibo dalla bocca, lo lubrifica con la saliva, lo mastica con le possenti mascelle e, con l’ aiuto della lingua, gli dona la forma di bolo.

Il bolo viene spinto nel retrobocca, poi viene sollevato attraverso la faringe al di sopra della laringe fino all’ esofago, che si apre per riceverlo e si richiude dopo il suo passaggio.

Questa manovra molto complessa, che coinvolge molti piccoli muscoli e un finissimo controllo nervoso, si riassume in una sola parola: inghiottire!

Nell’ esofago, un processo muscolare chiamato peristalsi, schiaccia il cibo lungo il condotto, con un sistema simile al dentifricio nel tubetto.

L’ esofago ha pareti più spesse ed è più estensibile dell’ intestino, per cui il cane può facilmente inghiottire grossi pezzi di cibo, o anche ossi e sassi, anche se questo può rappresentare un pericolo per l’ animale perché potrebbero rimanere bloccati nello stomaco o nell’ intestino.

La funzione dell’ esofago è quella di trasportare il cibo attraverso il torace fin nello stomaco, dove esso vi arriva passando attraverso una valvola, il cardias, che si apre per accoglierlo e si richiude ermeticamente (quando è sana) per non farlo risalire.

La parete gastrica del cane è divisa in due zone: la regione del fondo e la regione pilorica. La prima contiene le ghiandole gastriche che producono acido e un enzima che si trasforma in pepsina per la scissione delle proteine del cibo.

La regione pilorica, invece, ha delle ghiandole che producono muco per impedire che gli enzimi possano digerire le pareti dell’ intestino e per mantenere il cibo umido.

Dopo tre o quattro ore il cibo passa in piccole quantità nel duodeno.

Le ghiandole del duodeno producono una densa secrezione alcalina che inizia a neutralizzare il cibo acido proveniente dallo stomaco e che protegge anche l’ intestino dall’ acido.

Tramite il pancreas entrano nel duodeno altri importanti enzimi digestivi. Il pancreas è una massa di tessuto situata nell’ ansa del duodeno che produce succhi pancreatici coinvolti nel processo digestivo, e l’ insulina che aiuta l’ assorbimento del glucosio.

Quando il cibo è passato attraverso tutto l’ intestino tenue, gli enzimi hanno completato il loro lavoro e il cibo è stato suddiviso nei suoi componenti, la maggior parte dei quali è stata assorbita.

Gran parte dell’ acqua presente nel cibo viene riassorbita nell’ intestino crasso prima che esso passi nel retto e venga infine evacuato tramite l’ ano.

Molto importante nel processo digestivo del cane è il fegato.

Esso rappresenta il più grande organo singolo del corpo di tutti gli animali e viene definito uno “stabilimento chimico” per le sue molteplici funzioni legate al sangue, all’ immagazzinamento del cibo e alla eliminazione delle tossine, che rappresentano veri e propri veleni per ogni organismo.

Ora sapete che fine fanno le scatolette e i croccantini che rendono tanto felici i vostri cani … tanto vuote le vostre tasche!

La Primavera arriva anche per Fido e Micio

alimentazione di primavera cani e gatti

Sembrerebbe proprio che la Primavera sia arrivata, eventuale colpo di coda invernale a parte; la stagione in cui la Natura si rinnova ed ha inizio un nuovo ciclo.

Non a caso, spesso, proprio in questo periodo, molte cagnette e molte gatte si propongono ai maschietti per mettere in cantiere nuove vite.

A tale proposito, cari “genitori” di cani e gatti, soprattutto novelli, preparatevi ad affrontare un periodo di fughe, comportamenti anomali, e inaspettate inappetenze: nessuna preoccupazione, si tratta solo dell’ amore!!!!

Come facilmente immaginabile, cani, gatti e compagnia bella sono soggetti a cambiamenti che li rendono più adatti a sopportare i cicli stagionali.

Tra questi, il più palese cambiamento, è quello della cosiddetta “muta”, ossia la perdita del pelo superfluo, accumulato durante la stagione delle temperature rigide, per proteggersi la pelle con un mantello più leggero: ebbene sì, anche gli animali sono costretti a fare il cambio di stagione nell’ armadio!!!

Questo, ahinoi, comporta non pochi problemi nella gestione della casa, soprattutto per quei cani e gatti che vivono in appartamento, perchè i peli si spargono inevitabilmente sul pavimento, sui tappeti, sulla tappezzeria, ovunque l’ animale si trattenga.

Purtroppo non vi è soluzione al problema, se non quella di limitare la diffusione del pelo morto munendosi di spazzola e spazzolando, anche per più volte al giorno, il pelo del vostro amico a quattro zampe.

Un altro aspetto molto importante del cambio di stagione è l’ alimentazione: è possibile infatti che, sia cani che gatti, prendano qualche chiletto in più nei mesi invernali, questo perché il freddo aumenta le necessità di assumere maggiori calorie per scaldarsi e anche perché, generalmente, con il brutto tempo si diventa un pochino più sedentari e dormiglioni, complice anche il fatto che le ore di luce sono di meno.

Fatto sta che la Primavera rappresenta l’ occasione per perdere quei chiletti di troppo che nel caldo estivo si farebbero davvero sentire.

Diventa perciò importante iniziare a sostituire gradulamente le carni rosse con le carni bianche, prediligendo una dieta ricca di verdure di tutti i colori, cereali integrali e riducendo considerevolmente l’ apporto di grassi animali.

Per coloro che si servono di una alimentazione commerciale, sia secca che umida, sarà sufficiente sostituire i prodotti a base di manzo con quelli a base di pollo, tacchino o pesce.

Abbinata ad una dieta più leggera, diventa di fondamentale importanza l’ attività fisica: le giornate si allungano e le temperature si fanno sempre più gradevoli, quale migliore condizione per una bella, lunga passeggiata con Fido.

E per i mici sarà sufficiente un po’ di gioco in più con il proprio padrone!

Con questi piccoli accorgimenti i nostri pelosoni saranno pronti per la “prova costume”!

Anche cani e gatti hanno diritto ad un cenone di Natale speciale

cani e gatti a tavola a Natale

Molti di voi trascorreranno, durante questi giorni di festa, diverse ore della giornata a tavola, mangiando, conversando e, tra una tombolata e l’ altra, concedendosi anche molti peccati di gola.

Nelle case che ospitano animali, Fido e Micio occuperanno sicuramente una posizione privilegiata accanto alla persona che, a loro giudizio, è maggiormente corruttibile. Sono molto furbi in questo.

Lo scopo è ovviamente quello di rimediare qualche extra che vada al di là dei soliti cibi.

Complice il Natale e l’ atmosfera festosa, sarà molto più semplice, rispetto ad altri periodi dell’ anno, per cani e gatti raggiungere lo scopo e fare delle belle scorpacciate di ghiottonerie e avanzi di cibi umani.

Non sto qui a dirvi che, come è ovvio che sia, i nostri cibi, soprattutto se molto conditi, non sono adatti ad un consumo animale. I dolci possono davvero risultare deleteri per la loro salute, in special modo la cioccolata.

Detto ciò vorrei dispensare qualche piccolo trucchetto per fare felice il vostro gatto o il vostro cane, salvaguardando da un lato la loro salute e dall’ altro il loro peso, e, perché no, sentirvi anche voi stessi un po’ più buoni del solito:  in fondo è Natale anche per loro ed è giusto che festeggino.

Potreste per esempio iniziare con il cenone della Vigilia cucinando per loro un semplicissimo risotto con dei filetti di nasello lessati, aggiungendo magari qualche carotina, e qualche verdura, ed un cucchiaino (da caffè)  di olio extravergine d’ oliva: si leccheranno i baffi come se gli aveste servito ostriche ed aragosta!

Più tardi, anticipando le loro mosse, quando per voi è giunto il momento della frutta secca, del panettone e del torrone, sarebbe l’ ideale preparavi dei piccoli bocconcini di ghiottonerie specifiche per cani e gatti: dividendo la razione in pezzetti piccoli il vostro animale avrà l’ impressione di ricevere più volte il suo dessert e ne sarà felice e soddisfatto.

A proposito di leccornie a misura di Fido vorrei ricordarvi che quelle a base di pelle di Bufalo hanno un apporto calorico quasi nullo, e molti cani ne vanno pazzi, quindi potrete farli contenti senza intaccare la loro forma fisica.

Una volta finito il pasto sarebbe molto salutare sia per voi che per il vostro cane fare una bella passeggiata più lunga del solito per smaltire gli eccessi di cibo che avete entrambi ingurgitato!

In questo modo potrete essere sicuri di aver regalato al vostro amico a quattro zampe un Natale speciale.


TUTTI GLI ANIMALI

Anche i nostri animali, ahinoi, si fanno vecchietti…

la vecchiaia in cani e gatti

Anche se per noi sono degli eterni cuccioli,  i nostri animali, alcuni prima, altri dopo, invecchiano e generalmente lo fanno cercando in ogni modo di non farcelo pesare eccessivamente.

Cani e gatti sono considerati anziani dopo 8-11 anni di età.

I gatti ed i cani di piccola taglia tendono ad invecchiare più lentamente e vivono più a lungo dei cani di grandi dimensioni.

In realtà la durata della vita dipende da molti fattoti: il patrimonio genetico, le buone cure (vaccinazioni, sterilizzazione, trattamenti antiparassitari), il trattamento tempestivo delle malattie, un’ ottima dieta ed un ambiente salubre.

La domanda che ci si pone  più frequentemente è, dunque, come sia possibile capire se il nostro animale sia entrato o meno nella fase geriatrica della sua vita.

Uno dei segni più comuni di vecchiaia è, oltre alla ovvia comparsa dei peli bianchi che, però, è evidente solo su alcuni mantelli, il rallentamento generale dell’ attività.età di cani e gatti185

Il cane ci mette di più ad alzarsi da una posizione sdraiata, fatica a salire le scale, ed inizia ad avere problemi di vista e di udito.

Il gatto può far fatica a saltare sul letto o sul divano e tende a dormire di più.

Anche i cambiamenti comportamentali spesso hanno origine da una malattia o da una degenerazione: il cane anziano può mostrare ansia da separazione, sensibilità ai rumori, lamenti eccessivi, aggressività insolita, disorientamento.

Può capitare inoltre che inizi ad abbaiare senza motivo, a sporcare in casa o a girare in circolo.

Se il gatto anziano mostra nervosismo, ipereccitabilità, fame eccessiva potrebbe trattarsi di un disturbo della tiroide, facilmente confondibile con i sintomi dell’ invecchiamento.

L’ importante è portare il cane o il gatto dal veterinario in presenza di qualsiasi cambiamento nelle abitudini o nel carattere, per escludere che quello che si potrebbe facilmente attribuire alla vecchiaia, non sia invece l’ effetto di una patologia in atto.

Al giorno d’ oggi esistono molti farmaci che possono aiutare gli animali anziani a mantenere una buona qualità di vita, che aiutano l’ attività cerebrale, alleviano i dolori articolari e migliorano la funzionalità cardiaca e renale.

Con queste 7 piccole regole è possibile affrontare nel migliore dei modi questa delicata fase della vita di Fido o Micio e fare in modo che la sua qualità di vita si mantenga alta per il maggior tempo possibile:

  1. effettuare una visita di controllo ogni sei mesi, anche in assenza di problemi particolari. Fare delle analisi del sangue e delle urine è il miglior modo per prevenire le malattie.
  2. fornire alimenti della miglior qualità possibile: una buona alimentazione, un integratore o una dieta specifica possono aiutare l’ animale a risolvere, senza farmaci, alcune patologie, come problemi articolari, urinari o renali.
  3. evitare l’ obesità perché essa riduce di 2 anni le sue aspettative di vita, rispetto ad un animale in linea.
  4. mantenere una costante attività fisica per il cane e stimolare il gatto a giocare con voi.
  5. curare i denti: la gengivite cronica e le infezioni della bocca che entrano in circolo danneggiano cuore e reni: i cani di piccola taglia sono maggiormente soggetti a problemi dentali.
  6. prendersi cura del mantello: un pelo secco, opaco , che cade è sintomo di cattiva salute; un gatto che non si pulisce il mantello, probabilmente non sta bene.
  7. osservare attentamente l’ animale per cogliere tempestivamente cambiamenti di comportamento ed eventuali sintomi di malattia, al fine di intervenire precocemente.

I principali campanelli di allarme che dovrebbero  spingerci a richiedere l’ intervento di un veterinario sono:

  • una improvvisa perdita di peso o una forte diminuzione dell’ appetito
  • un aumento dell’ appetito senza aumento di peso, che potrebbe indicare la presenza di diabete
  • un aumento eccessivo della fame, con richiesta di cibo continua, associato spesso a tremori
  • diarrea o vomito, se si protraggono nel tempo
  • un aumento della sete o della urinazione: in questo caso riempite la ciotola dell’ acqua con una bottiglia di plastica per misurare in modo esatto la quantità di acqua assunta e prendete nota del numero delle volte in cui l’ animale si reca ad urinare. Se un cane vi chiede di uscire nel cuore della notte per fare pipì sicuramente ha un problema.
  • un eccessivo tossire od ansimare potrebbe nascondere una malattia del cuore.
  • la comparsa di noduli o masse che potebbe indicare la presenza di un tumore, molto frequente, purtroppo, negli animali anziani. Nelle gatte e nelle cagne è molto importante controllare spesso le linee mammarie.

Nel caso in cui il Veterinario riscontrasse nel cane o nel gatto un problema di salute non resta che curarlo nel migliore dei modi, per accompagnarlo dolcemente verso la fine del suo cammino, restituendogli, in questo periodo, tutto quello che lui ci ha dato durante il corso della sua breve, ma intensa vita.


CANI

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