Anche se per noi sono degli eterni cuccioli, i nostri animali, alcuni prima, altri dopo, invecchiano e generalmente lo fanno cercando in ogni modo di non farcelo pesare eccessivamente.
Cani e gatti sono considerati anziani dopo 8-11 anni di età.
I gatti ed i cani di piccola taglia tendono ad invecchiare più lentamente e vivono più a lungo dei cani di grandi dimensioni.
In realtà la durata della vita dipende da molti fattoti: il patrimonio genetico, le buone cure (vaccinazioni, sterilizzazione, trattamenti antiparassitari), il trattamento tempestivo delle malattie, un’ ottima dieta ed un ambiente salubre.
La domanda che ci si pone più frequentemente è, dunque, come sia possibile capire se il nostro animale sia entrato o meno nella fase geriatrica della sua vita.
Uno dei segni più comuni di vecchiaia è, oltre alla ovvia comparsa dei peli bianchi che, però, è evidente solo su alcuni mantelli, il rallentamento generale dell’ attività.
Il cane ci mette di più ad alzarsi da una posizione sdraiata, fatica a salire le scale, ed inizia ad avere problemi di vista e di udito.
Il gatto può far fatica a saltare sul letto o sul divano e tende a dormire di più.
Anche i cambiamenti comportamentali spesso hanno origine da una malattia o da una degenerazione: il cane anziano può mostrare ansia da separazione, sensibilità ai rumori, lamenti eccessivi, aggressività insolita, disorientamento.
Può capitare inoltre che inizi ad abbaiare senza motivo, a sporcare in casa o a girare in circolo.
Se il gatto anziano mostra nervosismo, ipereccitabilità, fame eccessiva potrebbe trattarsi di un disturbo della tiroide, facilmente confondibile con i sintomi dell’ invecchiamento.
L’ importante è portare il cane o il gatto dal veterinario in presenza di qualsiasi cambiamento nelle abitudini o nel carattere, per escludere che quello che si potrebbe facilmente attribuire alla vecchiaia, non sia invece l’ effetto di una patologia in atto.
Al giorno d’ oggi esistono molti farmaci che possono aiutare gli animali anziani a mantenere una buona qualità di vita, che aiutano l’ attività cerebrale, alleviano i dolori articolari e migliorano la funzionalità cardiaca e renale.
Con queste 7 piccole regole è possibile affrontare nel migliore dei modi questa delicata fase della vita di Fido o Micio e fare in modo che la sua qualità di vita si mantenga alta per il maggior tempo possibile:
- effettuare una visita di controllo ogni sei mesi, anche in assenza di problemi particolari. Fare delle analisi del sangue e delle urine è il miglior modo per prevenire le malattie.
- fornire alimenti della miglior qualità possibile: una buona alimentazione, un integratore o una dieta specifica possono aiutare l’ animale a risolvere, senza farmaci, alcune patologie, come problemi articolari, urinari o renali.
- evitare l’ obesità perché essa riduce di 2 anni le sue aspettative di vita, rispetto ad un animale in linea.
- mantenere una costante attività fisica per il cane e stimolare il gatto a giocare con voi.
- curare i denti: la gengivite cronica e le infezioni della bocca che entrano in circolo danneggiano cuore e reni: i cani di piccola taglia sono maggiormente soggetti a problemi dentali.
- prendersi cura del mantello: un pelo secco, opaco , che cade è sintomo di cattiva salute; un gatto che non si pulisce il mantello, probabilmente non sta bene.
- osservare attentamente l’ animale per cogliere tempestivamente cambiamenti di comportamento ed eventuali sintomi di malattia, al fine di intervenire precocemente.
I principali campanelli di allarme che dovrebbero spingerci a richiedere l’ intervento di un veterinario sono:
- una improvvisa perdita di peso o una forte diminuzione dell’ appetito
- un aumento dell’ appetito senza aumento di peso, che potrebbe indicare la presenza di diabete
- un aumento eccessivo della fame, con richiesta di cibo continua, associato spesso a tremori
- diarrea o vomito, se si protraggono nel tempo
- un aumento della sete o della urinazione: in questo caso riempite la ciotola dell’ acqua con una bottiglia di plastica per misurare in modo esatto la quantità di acqua assunta e prendete nota del numero delle volte in cui l’ animale si reca ad urinare. Se un cane vi chiede di uscire nel cuore della notte per fare pipì sicuramente ha un problema.
- un eccessivo tossire od ansimare potrebbe nascondere una malattia del cuore.
- la comparsa di noduli o masse che potebbe indicare la presenza di un tumore, molto frequente, purtroppo, negli animali anziani. Nelle gatte e nelle cagne è molto importante controllare spesso le linee mammarie.
Nel caso in cui il Veterinario riscontrasse nel cane o nel gatto un problema di salute non resta che curarlo nel migliore dei modi, per accompagnarlo dolcemente verso la fine del suo cammino, restituendogli, in questo periodo, tutto quello che lui ci ha dato durante il corso della sua breve, ma intensa vita.
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