Per uscire dai confini italiani e viaggiare in Europa con i propri cani, gatti e furetti è obbligatorio seguire determinate procedure.
Innanzitutto l’ animale deve necessariamente essere iscritto all’ anagrafe, come del resto richiede la legge. Tale iscrizione viene effettuata sulla base di un codice identificativo contenuto all’ interno del Microchip che il Veterinario avrà precedentemente applicato al cane o gatto.
Occorre poi vaccinare il proprio animale contro la rabbia, almeno un mese prima della partenza, e mettersi in viaggio con la certificazione di un medico veterinario.
Se il cane è già stato precedentemente vaccinato ricordate sempre di controllare la scadenza perché la vaccinazione antirabbica ha validità per un anno.
L’ ultimo step è la richiesta del rilascio del passaporto, pratica che richiede un certo periodo di tempo, quindi è importante muoversi con un bel po’ di anticipo.
Secondo la recente Normativa Europea approvata dal Parlamento, il passaporto dovrà essere rilasciato da un veterinario abilitato e dovrà specificare il codice del microchip, i dettagli della vaccinazione antirabbica e le informazioni sulla salute dell’ animale.
Senza questi requisiti l’ animale potrebbe venire bloccato e non essergli consentito di passare la frontiera.
Al fine di combattere il commercio speculativo o illegale di animali, la nuova Normativa prevede la possibilità di oltrepassare i confini nazionali con non più di cinque animali, ma con alcune eccezioni, se essi sono in viaggio per partecipare a concorsi, competizioni sportive o altri eventi, opportunamente documentati.
Una deroga alla Normativa sulla vaccinazione antirabbica è prevista per i cuccioli di età compresa tra le 12 e le 16 settimane, in ragione del fatto che la somministrazione di vaccini nei primi tre mesi di vita creano un conflitto con gli anticorpi materni, risultando quindi inefficaci.
In caso di partenza urgente del proprietario, per cause di forza maggiore, deve essere concesso il “nulla osta” all’ ingresso dell’ animale, previa richiesta anticipata di un permesso, rilasciato dallo Stato Membro di destinazione.
Questa Normativa entrerà in vigore probabilmente nei primi mesi del 2015, fino a quel momento si farà riferimento alle norme attuali, secondo le quali per il trasferimento in un Paese della Comunità Europea è sufficiente la vaccinazione antirabbica registrata sul passaporto, che si può richiedere presso la Usl di competenza.
Per il Regno Unito, la Svezia e i Paesi Extra-Comunitari la normativa è differente; è quindi consigliabile informarsi sulla documentazione da produrre presso il consolato del Paese stesso, prima di partire.
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