Nonostante le temperature ancora rigide pur essendo nel mese di Marzo, oggi, mentre passeggiavo in Pineta con i miei cani, mi sono imbattuta in un incontro non molto piacevole: una processionaria.
Forse non tutti la conoscono, in genere se ne sente parlare per la prima volta dal medico veterinario quando ormai il cane ne ha già subito i danni.
Esistono in Italia due tipi di processionaria, quella del pino e quella della quercia.
La prima è un insetto dell’ ordine dei lepidotteri, che deve il suo nome alla particolare abitudine di procedere sul suolo in fila indiana, come una lunga processione, appunto. Si tratta di uno degli insetti più distruttivi per le foreste, in grado di spogliare vastissimi tratti di pinete durante il suo ciclo vitale.
L’ attività di questi temibili insetti inizia nei primi giorni della primavera e verso la fine di maggio si dirigono in un luogo destinato alla tessitura del bozzolo nel quale trascorreranno i mesi estivi.
La loro vita è molto breve, all’ incirca di due giorni, ma in quei due giorni possono veramente rivelarsi devastanti.
E’ possibile vedere i singoli elementi della processionaria, lunghi circa tre o quattro centimetri ciascuno, camminare nelle pinete così all’ unisono da poter apparire, all’ occhio distratto, un serpente sottile ricoperto di peli altamente urticanti, suscitando in tal modo la curiosità del nostro amico a quattro zampe che inevitabilmente non si farà mancare l’ occasione di metterci il muso dentro per annusare.
Niente di più pericoloso! Le conseguenze possono davvero essere gravi.
Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca, con un evidente rigonfiamento della lingua che a volte può assumere anche un colore bluastro.
Con il passare del tempo questo gonfiore, che tende ad aumentare, provoca una occlusione delle vie aeree, con conseguenti difficoltà respiratorie.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Quando i sintomi non sono così evidenti da farvi correre immediatamente dal veterinario è possibile osservare nel cane perdita di vivacità, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea, anche emorragica.
Nel caso in cui si abbia assistito all’ ingestione o al contatto del cane con la processionaria occorre immediatamente sciacquare la bocca con acqua e bicarbonato, servendosi eventualmente di una siringa priva di ago, e, dopo questo intervento di primo soccorso, accompagnare l’ animale d’ urgenza dal veterinario che all’ occasione somministrerà una iniezione di cortisone.
Nel caso in cui si abbia solamente il sospetto che si tratti di un potenziale contatto con questi insetti, sarebbe opportuno ricercare la causa dei sintomi sul terreno dove il cane è transitato e, se si dovesse trattare effettivamente di una processionaria procedere come descritto precedentemente, altrimenti andare direttamente dal veterinario con urgenza.
Purtroppo se si frequentano abitualmente delle Pinete, è impossibile evitare di fare questi spiacevoli incontri, però essere a conoscenza dei rischi è già un grosso passo avanti.
E’ possibile prevenire tali inconvenienti perlustrando preventivamente il luogo prima di sciogliere il cane e cercare di non farlo allontanare troppo da voi in modo da evitare l’ eventuale contatto con la processionaria, pronunciando un secco “no!“: con i miei cani funziona sempre e, comunque, nei periodi più affollati di questi terribili insetti evito di slegarli, così risolvo il problema alla radice.
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