Nei due mesi che seguono i calori di una cagna, quest’ ultima può presentare dei problemi comportamentali paragonabili a quelli osservati al momento del parto. Questa affezione, che che viene chiamata “pseudolattazione” colpisce il 50% delle femmine, quindi non si tratta di una cosa rara.
Tali atteggiamenti sono a volte accompagnati da una vera e propria montata lattea. La cagna è nervosa, si lamenta, non ha appetito ed adotta un comportamento materno nei confronti dei suoi giocattoli.
Dalle sue mammelle, che si presentano leggermente gonfie, scorre un liquido chiaro o scuro, o anche del latte, la cui secrezione aumenta stimolata dal suo continuo leccarsi.
Questa pseudolattazione può durare fino ad un mese e mezzo e si ripete frequentemente. Tale fenomeno è dovuto all’ azione del progesterone e della prolattina.
Nel caso in cui la vostra cagnetta sia soggetta a questa manifestazione post-calore, il trattamento più adeguato consiste nell’ applicazione a livello locale di una pomata decongestionante, una dieta a base di soli liquidi per 48 ore, seguita da un regime alimentare severo per una decina di giorni.
Talvolta può rendersi necessaria anche la somministrazione di un diuretico o di bromocriptina che inibisce la secrezione di prolattina.
In caso di pseudolattazione occorre fare attenzione ai trattamenti ormonali, e, prima di ogni altra cosa, accertarsi che non si tratti di una vera gestazione!
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