Danni provocati da carenza di Vitamina A nella dieta di cani e gatti.

carenza vitamina A cani e gatti


GATTI

Nel precedente articolo vi ho parlato della importanza delle vitamine nella dieta di cani e gatti, oggi e nei prossimi articoli approfondirò l’ argomento parlandovi degli effetti che le carenze di ciascuna vitamina provoca nell’ organismo.

Iniziamo con la Vitamina A (retinolo), che è una vitamina liposolubile necessaria per la formazione di pigmenti visivi, come la Rodopsina, e per le normali funzioni metaboliche di molte cellule e tessuti, specialmente i tessuti epiteliali e le ossa.

Ottime fonti di Vitamina A sono il fegato, gli oli di fegato di pesce, il grasso del latte, il colostro e le uova. Alcuni pigmenti carotenoidi vegetali, come ad esempio il β-carotene, possono agire come provitamina A ed essere trasformati in vitamina nell’ intestino e nel fegato della maggior parte delle specie animali, ma non nei felini.

Le carote e gli ortaggi di colore verde sono naturali fonti di provitamina A, ma la maggior parte dei cereali, tranne il granoturco, ne contiene molto poca.

Purtroppo, sebbene sia contenuta in diversi alimenti, la Vitamina A viene facilmente distrutta dal calore, dall’ aria, dall’ umidità, dalla luce del sole e da alcuni ioni metallici, quindi, quando le pietanze arrivano nelle ciotole di cani e gatti, sebbene si tratti di cibi ricchi di Vitamina A, di quest’ ultima ne è rimasta ben poca.

Per questo motivo scatolette e cibo secco per animali, che subiscono elaborate lavorazioni, sono spesso arricchiti con vitamine e sali minerali.

Cani e gatti nutriti con alimentazione a base di carne, ma non con carne di fegato, possono dunque andare incontro a carenza di vitamina A e alla loro dieta deve essere necessariamente aggiunta quotidianamente una buona dose di integratori vitaminici, reperibili facilmente nei negozi per animali.

I segni da carenza di vitamina A sono vari e comprendono una minor capacità di vedere quando la luce è fioca (cecità notturna) e scarso appetito. Tale carenza può essere la causa di osteodistrofie, che si presentano con l’ accorciamento e l’ ispessimento delle ossa e la ridotta ampiezza dei forami, il che può provocare anche cecità, sordità e paralisi.

In presenza di una carenza di vitamina A è possibile riscontrare negli animali una maggiore pressione del liquido cerebrospinale e la degenerazione e cheratinizzazione delle strutture epiteliali, il che causa sintomi come il papillomaedema (tumefazione del nervo ottico), incoordinazione, convulsioni, cecità, sordità, xeroftalmia (secchezza della congiuntiva), cheratite, congiuntivite.

Dal deterioramento delle strutture epiteliali del tratto respiratorio, gastroenterico e urinario, dovuto ad una carenza di vitamina A, possono derivare polmonitienteriti e calcoli urinari.

La carenza di questa importante vitamina può provocare inoltre infertilità, aborti, natimortalità, deformazioni neonatali, minor volume ovarico e atrofia testicolare.

Per sapere se il vostro cane o gatto soffre di una carenza di vitamina A è sufficiente sottoporlo a semplici esami di laboratorio e, in caso di esito positivo, intraprendere una cura integrativa, generalmente orale, o parenterale nei casi molto gravi.

Occorre fare attenzione ed affidarsi completamente al parere del Medico Veterinario per non rischiare di sconfinare in un altrettanto pericolosa Ipervitaminosi.

Questa patologia si presenta nella maggior parte dei casi nei gatti domestici alimentati per lunghi periodi con diete a base di fegato o contenenti alte dosi di olio di fegato di pesce.

I sintomi in questo caso comprendono spondilosi cervicale, zoppia, gengivite, perdita di peso e manto peloso non tolettato.

Nel prossimo articolo affronteremo la carenza di vitamine del gruppo B.

L’ importanza delle vitamine nella dieta di cani e gatti.

alimentazione cane diabete



TUTTI GLI ANIMALI

Oramai, sempre più studi affermano l’ importanza di una giusta alimentazione  per una migliore salute di cani e gatti.

Un adeguato regime dietetico comprende un perfetto equilibrio tra i diversi elementi nutrienti (proteine, carboidrati, grassi, minerali).

Assieme ad essi, le vitamine ricoprono un ruolo fondamentale, anche se spesso questo particolare viene trascurato.

Le vitamine appartengono ad un gruppo di composti organici, diversi dagli amminoacidi essenziali e dagli acidi grassi essenziali, di cui l’ organismo necessita, seppur in minime quantità, per una normale crescita, riproduzione e mantenimento.

Quando un animale non riesce a sintetizzare del tutto una particolare vitamina o riesce a farlo in quantità insufficienti rispetto alle sue necessità, questa vitamina deve essere fornita aggiungendola nella sua dieta.

Sono riconosciute generalmente 14 vitamine:

  • le vitamine liposolubiliA (retinolo), D (calciferoli), E (tocoferoli) K (chinoni, menaftoni);
  • le vitamine idrosolubiliC (acido ascorbico);
  • le vitamine del gruppo BB1 (aneurina, tiamina), B2 (riboflavina), B6 (piridossina), B12 (cianocobalamina), biotina, colina, acido folico (folacina), acido nicotinico (nicotinamide, niacina) e acido pantotenico.

Gli alimenti possono servire come fonte della vitamina stessa o dei suoi precursori (provitamine), i quali vengono poi trasformati chimicamente nel corpo nella forma attiva della vitamina.

Molte vitamine vengono però distrutte tramite ossidazione, un processo che viene accelerato dalla luce e dal calore, quindi i cibi che subiscono una cottura o che sono esposti molto alla luce possono contenere una quantità di vitamina inferiore rispetto all’ alimento originario.

Il fabbisogno dietetico di una vitamina è influenzato dalla natura del regime alimentare, dalla salute dell’ animale e dagli stati metabolici.

La carenza di una vitamina può causare una malattia, i cui segni clinici dipendono parzialmente dal ruolo metabolico della vitamina stessa.

L’ avitaminosi, cioè l’ assenza totale di una determinata vitamina, è solitamente causata da un regime alimentare squilibrato ed è molto rara.

Più comune risulta essere invece l’ ipovitaminosi, ossia l’assenza parziale di una particolare vitamina, che causa spesso solo sintomi non specifici di carenza, come ad esempio scarso appetito, crescita lenta e maggior sensibilità alle infezioni.

Le diagnosi di avitaminosi e ipovitaminosi possono essere effettuate tramite esami di laboratorio molto semplici.

Il trattamento consiste nella somministrazione della vitamina carente per via parenterale, nei casi più gravi, o per via orale aggiungendo alla dieta degli integratori vitaminici.

Occorre però ricordare che anche le eccessive assunzioni di una vitamina possono causare malattie (ipervitaminosi), quindi è sempre indispensabile rivolgersi al proprio veterinario di fiducia ed evitare il classico FAI DA TE.

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