Dopo lo scandalo delle carni equine trovate, a seguito di controlli sanitari, nei tortellini venduti da note marche sul mercato, forse le più affermate del settore alimentare, ora la questione si è fatta ancora più complessa e disgustosa.
Proprio sull’ onda di questa spiacevole faccenda, che personalmente mi ha lasciato basita, non fosse altro per il fatto che considero il cavallo un animale da compagnia alla stessa stregua di un cane o un gatto, è sorto il sospetto da parte della Coldiretti, che la carne proveniente dall’ Olanda possa contenere tracce di carni di cani e gatti.
La dicitura “carne non identificata” apposta sulle confezioni di cibo da asporto, non rivela infatti la vera natura delle materie prime impiegate.
Il sospetto, alquanto fondato, proviene dalle voci, non ancora confermate, sull’ utilizzo di carni di gatti e cani morti provenienti dalla Spagna e destinate non solo alla produzione di cibo per animali, ma anche alla preparazione di piatti che contengono carne macinata, come ad esempio le polpette, il ragù, ecc.
Considerando il fatto che solo nel 2012 l’ Italia ha importato dall’ Olanda oltre 62mila tonnellate di carne, viene da chiedersi quanto di quel cibo sia già arrivato sulle nostre tavole, costringendoci a mangiare, a nostra insaputa e nostro malgrado, le carni dei nostri migliori amici a quattro zampe.
Adesso la decisione è nelle mani dell’ Autorità Sanitaria che, effettuati i dovuti accertamenti, dovrà pronunciarsi in merito e decidere le sorti delle migliaia di tonnellate di prodotti in giro per l’ Italia.
Nel frattempo bisognerà porre ancora maggiore attenzione alla provenienza delle carni che consumiamo e cercare di evitare cibi preparati.