In tempi di crisi anche poche centinaia di Euro possono indurre persone comuni a commettere dei rapimenti, soprattutto se la vittima è un cane.
E’ così che, mentre prima venivano rapiti personaggi appartenenti a famiglie nobili e abbienti, negli ultimi anni sta prendendo piede una nuova “moda criminale”: il sequestro di cani. Il fine ovviamente è quello di chiedere un riscatto, anche se irrisorio, facendo leva sul sempre maggiore amore che i proprietari nutrono per Fido.
Dall’ inizio del 2012 sono circa quaranta le segnalazioni di questi casi arrivate alla Aidaa (Associazione Italiana difesa Animali e Ambiente), rapimenti che il più delle volte hanno come vittime i cani di vicini o conoscenti, i quali sono spesso proprio loro a mettere una ricompensa di qualche centinaia di Euro per il ritrovamento del piccolo fedele amico. In questo modo per il rapitore non è neanche necessario richiedere un riscatto, ma limitarsi semplicemente a fingere di aver ritrovato il cane in strada.
Gli ultimi due casi risalgono ai giorni scorsi nel Nord Italia. Il primo è avvenuto a Monza, dove un uomo del luogo ha tentato di sottrarre una cane meticcio di nome Romeo, mentre passeggiava al Parco al fianco della sua padrona. Fortunatamente un giovane ha capito immediatamente il malintenzionato ed è riuscito a sventare il rapimento facendosi restituire il povero Romeo. Purtroppo il rapitore si è dato alla fuga prima che il giovane potesse chiamare le Forze di Polizia.
Il secondo episodio recente è stato denunciato nel Comune di Rho, nella provincia milanese, dove, in modo molto fantasioso, un conoscente ha inscenato un finto rapimento di un volpino chiedendo successivamente un riscatto per conto di ipotetici rapitori, per l’ esigua somma di Euro 600.
Il proprietario in un primo momento ha accettato di pagare e di recarsi all’ incontro per lo scambio, ma una volta giunto lì si è ripreso il cane minacciando il conoscente con un bastone, quest’ ultimo se l’ è data a gambe levate, guardandosi bene dal denunciare l’ aggressione, ovviamente.
Il presidente della Aidaa, Lorenzo Croce, spiega che si tratta di rapimenti lampo che si risolvono nel giro di poche ore, e quando il proprietario del cane, pagando, rientra in possesso dell’ animale, difficilmente denuncia l’ accaduto alle Autorità, spesso per la vergogna di quanto accaduto. I fatti avvengono principalmente nel Centro-Nord Italia, ma le segnalazioni arrivano in Associazione solamente a cose fatte.
Il rapimento di animali è un reato gravissimo che va denunciato immediatamente alle Autorità, sia per infliggere la giusta punizione a chi lo compie, che per scoraggiare gli eventuali avventori di questo nuovo crimine e stroncare questa “tendenza criminale” sul nascere.