I cani con dolore alla colonna o disturbi dell’ andatura dovrebbero essere visitati al più presto dal Veterinario perché la prognosi è altamente influenzata dalla precocità del trattamento.
Durante la visita clinica il Neurologo veterinario può sospettare la presenza di una patologia discale, tuttavia i segni clinici sono comuni anche ad altre patologie neurologiche e la differenziazione è possibile unicamente con il ricorso alla diagnostica per immagini (radiologia convenzionale, TAC o risonanza magnetica).
L’ esame radiografico andrebbe effettuato, ogni qual volta sia possibile, in sedazione o in anestesia generale.
Questo perché la dolorabilità intensa, spesso manifestata dal cane con uno stato di rigidità nucale o toraco-lombare, potrebbe provocare artefatti radiografici tali da indirizzare il medico verso diagnosi non corrette.
L’ esame radiografico consente di escludere patologie vertebrali quali traumi, infezioni o tumori, e di sospettare la presenza di una discopatia, ma non è in grado di fornire informazioni circa la sede o l’ entità di una compressione midollare di natura discale.
Un reperto frequente ma di basso valore diagnostico è la presenza di dischi calcificati nelle razze di piccola taglia o di spondiloartrosi nelle razze non condrodistrofiche. Questi reperti testimoniano la presenza di dischi degenerati, il che non corrisponde necessariamente ad una diagnosi di patologia discale, discopatia, estrusione o protrusione discale.
In alcuni casi tramite l’ esame radiografico è possibile apprezzare una diminuzione dello spazio intervertebrale o la presenza di materiale discale calcificato a livello del forame intervertebrale.
L’ esame di elezione in medicina veterinaria per la diagnosi di queste patologie è la Mielografia, che consiste nella introduzione, tramite un ago spinale, di un mezzo di contrasto iodato a livello sub-aracnoideo.
Lo spazio sub-aracnoideo è uno degli involucri del midollo spinale e il liquido di contrasto iodato può essere poi visualizzato tramite una normale radiografia, lungo la colonna vertebrale del cane.
L’ esame mielografico necessita di una anestesia generale gassosa, e se eseguito correttamente e con le dovute cautele, non comporta di per sé un incremento del rischio per il cane, al di fuori del normale rischio anestesiologico.
La mielografia è un passo imprescindibile per tutti i pazienti che devono subire un intervento di chirurgia spinale per il trattamento di una patologia discale, perché consente di individuare il punto esatto della colonna vertebrale in cui è presente una compressione midollare.
Come supporto a tale mezzo diagnostico è possibile effettuare la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) nelle strutture veterinarie che ne sono provviste.
La Risonanza magnetica ( RMN) è la tecnica di elezione in medicina umana nello studio delle patologie della colonna vertebrale e si sta affermando molto rapidamente anche in campo veterinario in Italia, però comporta delle spese per il proprietario del cane un po’ più ingenti.
Il trattamento delle discopatie nel cane varia in funzione di numerosi fattori, tra cui principalmente la gravità dei segni clinici e la loro durata.
Esistono delle linee guida che indirizzano il medico veterinario verso il trattamento medico o chirurgico.
In linea generale è consigliabile il trattamento medico in pazienti che presentano solamente dolorabilità alla colonna con deficit minimi e le cui condizioni (età, stati patologici associati) sconsigliano la pratica di una anestesia generale necessaria per l’ esame mielografico o la chirurgia.
In questo caso il trattamento conservativo si basa sul riposo assoluto, da estendere in casi specifici al riposo in gabbia, se ciò non comporta maggiore agitazione per il cane.
Abitualmente è raccomandabile muovere il cane solo al guinzaglio per pochi minuti 2 0 3 volte al giorno e, nei cani con dolore cervicale, sostituire il collare con una pettorina.
Se i segni clinici migliorano nelle prime due settimane, è consigliabile protrarre il trattamento per altri 15 giorni, al termine dei quali la normale attività del cane andrà ripresa molto gradualmente.
L’ uso di antinfiammatori è molto controverso, alcuni ricercatori ritengono infatti di aver osservato un peggioramento, anche grave, in cani di piccola taglia sottoposti a trattamento con farmaci antinfiammatori. Generalmente questa pratica viene valutata di caso in caso.
Le probabilità di successo del trattamento conservativo risulta essere maggiore nei cani con dolorabilità toraco-lombare che in quelli con dolore cervicale, che tendono, invece, a manifestare frequentemente delle recidive.
Il trattamento chirurgico è consigliabile nei pazienti che non migliorano con il trattamento conservativo, anche quando è presente unicamente dolore spinale e in tutti i pazienti con medi o gravi deficit neurologici.
Alcuni cani che dimostrano gravi deficit neurologici acuti, possono trarre beneficio dal trattamento con Metilprednisolone protratto nelle 24 ore, purché trattati entro e non oltre l’ ottava ora dall’ insorgenza dei segni clinici.
La maggior probabilità di successo in casi di discopatia con grave deficit neurologico si ottiene comunque con la chirurgia, associata o meno al trattamento con Metilprednisolone.
In assenza di sensibilità dolorifica la chirurgia dovrebbe essere eseguita entro le 24 ore e la probabilità di guarigione varia dal 50 al 94% in funzione della gravità del caso: la prognosi è fortemente influenzata dal tempo trascorso dall’ insorgenza, dalla gravità della compressione e dalla presenza o meno di sensibilità.
Il periodo post-operatorio è molto delicato. E’ fondamentale mantenere i pazienti ben puliti e adagiati su superfici morbide per evitare l’ insorgenza di piaghe da decubito. Di primaria importanza è sottoporre il cane a sedute brevi di fisioterapia, eseguendo movimenti passivi delle articolazioni almeno due o tre volte al giorno come da prescrizione del medico.
Anche fare pipì per il cane potrebbe essere complicato, e dovrà, quindi essere aiutato tramite un cateterismo o tramite svuotamento della vescica manuale.
Il periodo di ricovero in clinica è di pochi giorni salvo complicazioni, quindi quasi tutto il periodo di convalescenza sarà a carico del proprietario del cane e dei suoi familiari.
La normale funzionalità motoria viene ristabilita in un tempo variabile compreso tra le 2 e le otto settimane per la maggior parte dei cani, ma alcuni pazienti possono richiedere sedute di fisioterapie anche per alcuni mesi.
Le patologie discali sono purtroppo una evenienza frequente in medicina veterinaria, fortunatamente non più invalidanti di quanto lo siano state in passato.
La gestione clinica dei cani affetti da tali patologie può essere molto complessa, tuttavia un trattamento veterinario tempestivo e una stretta collaborazione da parte del proprietario possono portare alla risoluzione del problema in un numero molto elevato di pazienti.