Quando ancora non esisteva la vaccinazione contro questa terribile malattia, i cani e, soprattutto i cuccioli (tra le 6 e le 12 settimane di vita), morivano a migliaia.
Il Cimurro colpisce i cani, ma anche altri carnivori come il furetto, la volpe, il lupo e il visone.
Si tratta di una malattia (chiamata “della giovane età”) contagiosa e virulenta dovuta ad un virus specifico (Morbillivirus), la cui evoluzione è spesso letale.
La fonte principale di infezione è la via aerogena attraverso lo scolo oculo-nasale e fondamentale è, quindi, il contatto diretto tra animale ammalato e sano. Gli animali possono ricevere il virus da particelle di saliva, ma anche da urina e feci di animali infetti.
Il Cimurro è presente in Europa dal XII secolo e fu descritto per la prima volt nel 1809 dal medico inglese Jenner, a cui si deve il vaccino contro il vaiolo, ma in realtà la causa fu scoperta solamente nel 1905.
Dopo un periodo di incubazione di tre-sette giori, la malattia si presenta con febbre alta, diminuzione dell’ appetito, lacrimazione e scolo nasale.
Questi primi sintomi durano 2-3 giorni e successivamente subentra tutt’ altro quadro clinico.
La sintomatologia caratteristica del Cimurro si può riassumere nei seguenti punti:
-problemi digestivi (diarrea, vomito, stomatite, tonsillite)
-sintomi respiratori (tosse,dispnea, emissioni mucopurulente da naso e bocca)
–congiuntivite purulenta
–pustole
-sintomi neurologici (convulsioni, paralisi,contrazioni muscolari, meningo-encefalite, polinevrite)
Purtroppo non esiste alcun trattamento specifico per sconfiggere questo virus, l’ unica terapia possibile è costituita da cure di sostegno tramite la somministrazione di antibiotici per contrastare le infezioni, la fluidoterapia (flebo) per reidratare il cane e trattamenti sintomatici per la diarrea, il vomito e la congiuntivite.
La prognosi è spesso infausta, soprattutto nei cuccioli che non hanno un sistema immunitario forte. Nel caso in cui il cane sopravviva alla malattia,, la guarigione si presenta molto lenta e non priva di conseguenze.
In genere i cani sopravvissuti al Cimurro presentano una sintomatologia neurologica rappresentata da epilessia, convulsioni, paralisi o forme nervose isolate. Tali sintomi possono manifestarsi anche diversi anni dopo la guarigione.
Spesso il passaggio del virus del Cimurro è evidente nei cani adulti che presentano un andatura molto molleggiante e scoordinata.
Il Morbillivirus ha una predilezione per le cellule epiteliali e nervose. Le particelle virali lasciano in tutte le cellule delle tracce del loro passaggio sotto forma di inclusioni caratteristiche, grazie alle quali è possibile individuare in laboratorio e diagnosticare la malattia, analizzando l’ epitelio bronchiale, intestinale e vescicale.
Di grande aiuto ai fini diagnostici è l’ esame del liquido cefalorachidiano (liquor), anche se il suo prelievo presuppone una anestesia generale.
Dal momento che si tratta di una patologia altamente contagiosa, letale e non curabile, il vaccino è ormai d’ obbligo.
La vaccinazione contro il Cimurro è molto efficace e non pericolosa e deve essere praticata quando il cucciolo ha 8 settimane di vita, seguita da un richiamo a distanza di 4 settimane. Il cane adulto dovrà ripetere la vaccinazione annualmente insieme alle altre previste dalla legge.