Molte persone sono convinte che il gatto abbia delle capacità extrasensoriali. Non è possibile avvalorare o meno questa tesi, ma una cosa è certa: come tutti gli animali, anche il gatto, ha una percezione delle cose molto più accentuata della nostra.
I felini sono, infatti, in grado di percepire odori, suoni, vibrazioni, variazioni atmosferiche, di pressione e di luce che gli umani non riuscirebbero mai ad individuare.
In realtà siamo noi che abbiamo perso nei millenni queste doti di contatto con le vibrazioni naturali e che quindi siamo portati a credere che i gatti abbiano del soprannaturale.
Essi sono in grado di sfruttare al massimo non solo i canonici 5 sensi, ma anche il famoso “sesto senso“, ossia quella straordinaria abilità intuitiva che va al di là di ogni logica umana, ma che nulla ha a che fare con la magia, come spesso si pensa.
Chi convive con un gatto di sicuro avrà potuto apprezzare queste capacità: gatti in grado di reagire in anticipo a eventi particolari, quali i terremoti , l’ eruzione di un vulcano, o l’ arrivo di un temporale, percependone molto prima le vibrazioni; gatti che, grazie al loro straordinario senso dell’ orientamento, sono stati in grado di ritrovare la strada di casa lontana chilometri e chilometri.
Tutto ciò dovuto semplicemente al corretto e pieno utilizzo degli organi di senso, e anche ad una memoria infallibile: con l’ attenta osservazione dell’ inclinazione dei raggi solari sulla superficie terrestre i felini possono facilmente stabilire lo scorrere delle ore; sono in grado di udire suoni e vibrazioni di debolissima intensità, e odori impercettibili, nonché variazioni del tasso di umidità nella atmosfera.
Ma in particolare dimostrano una inegualiabile abilità nel fare tesoro delle esperienze vissute per trarne vantaggio al momento opportuno.
Possiamo anche definire i gatti come dei sensitivi, se intendiamo, con ciò, dire che utilizzano al meglio tutti i loro sensi, ma in realtà queste caratteristiche fanno parte della loro perfetta integrazione con la Natura e l’ ambiente circostante, e senza di esse, probabilmente, ne andrebbe della loro stessa sopravvivenza.
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