Il Gatto maschio e l’ affermazione del proprio sesso.

gattini che lottano

Il gatto maschio raggiunge la maturità sessuale tra i 7 e i 12 mesi, in genere  al nono mese di età.

Fin dalla nascita i suoi testicoli si trovano nello scroto, ma diventano ben palpabili solamente a 6-8 settimane di vita.

Come tutti sappiamo i gatti hanno l’ abitudine di marcare il territorio lasciando qua e là piccoli spruzzi di urina.

Le modalità di questa marcatura assomigliano molto alla pratica di un rito: sollevano il bacino, mettono la coda in posizione eretta, facendone tremare la punta, e spruzzano in posizione verticale sulla superficie prescelta (muri, vasi, cespugli, mobili).

Molto di frequente può capitare che essi lascino le proprie urine proprio su indumenti o calzature del proprietario, al fine di affermare la propria identità maschile, sia che si tratti di un gatto “intero” che di uno castrato.

Questo atteggiamento tende a rinforzarsi nei periodi in cui molte gatte, nell’ ambiente circostante, stanno attraversando il periodo del calore, nella stagione primaverile, oppure con l’ arrivo di un nuovo “contendente” felino nella zona o, anche, di persone indesiderate.

Essendo ricco di ormoni il liquido secreto tramite lo schizzo ha un odore davvero forte e fastidioso se il gatto non è stato sottoposto ad intervento di sterilizzazione.

Al di sopra di ogni sospetto, anche le gatte femmine possono assumere il comportamento di marcatura nel periodo del calore o dopo la sterilizzazione: in tal caso sarà necessario capire con il Veterinario curante se si tratti solo di una marcatura o di una qualche patologia.

A volte quello della marcatura del territorio può divenire un problema importante, soprattutto se si abita in un appartamento nell’ ambito di un condominio. In questo caso l’ unico modo per risolverlo risulta essere quello di intervenire chirurgicamente asportando i testicoli del gatto.

L’ intervento di orchiectomia viene eseguito in una manciata di minuti, è minimamente invasivo  e risolve questo spiacevole problema nel 90% dei casi, soprattutto per quanto riguarda l’ odore, che, in fin dei conti, è la causa del fastidio.  L’ età corretta per sottoporre il proprio gatto a tale intervento è tra gli 8 e i 12 mesi a seconda dello sviluppo sessuale del gatto stesso.

Inoltre, con la castrazione è possibile evitare a micio diversi altri problemi di natura medica, come ad esempio malattie trasmissibili tramite i rapporti sessuali (FIV e FELV), oppure traumi di vario genere dovuti alle lotte territoriali con altri maschi in presenza di gatte in calore, o peggio ancora, dovuti ad investimenti di auto nelle strade.

Un altro aspetto positivo della sterilizzazione del gatto maschio, ma anche di quello femmina, è la contenzione  delle nascite che ne deriverebbe, dal momento che i gatti “interi”, se ne hanno la possibilità, si concedono delle frequenti scappatelle riproduttive.

Quando la gatta va in calore…

Ci sono molte credenze e molti luoghi comuni, circa la vita sessuale del gatto femmina.

In questo articolo cercherò di sfatarne alcuni e di approfondire un pò questo argomento dai mille tabù.

L’ ovulazione delle gatte avviene solo al momento dell’ accoppiamento. La cosa migliore, quando si ha intenzione di far accoppiare la propria micia, è quella di attendere che abbia raggiunto almeno i 18 mesi di età., solo previa visita accurata del vostro Medico Veterinario di fiducia.

Se invece, preferite evitare che la vostra gatta metta alla luce dei gattini, il consiglio che vi posso dare, in linea con il pensieero di quasi tutti i Veterinari, è quello di farla sterilizzare.

E’ stato dimostrato scientificamente, infatti, che una gatta “intera” cui venga impedito l’ accoppiamento, potrebbe soffrire molto, avere periodi di estro frequenti ed intensi, arrivare a rifiutare il cibo, sporcare fuori dalla lettiera, e cercare in tutti i modi di allontanarsi da casa.

Quando la gatta è nel periodo dell’ estro (momento in cui la gatta accetta il gatto maschio, che può durare dai 7 ai 12 giorni circa), non noterete delle perdite di sangue, ma piuttosto un cambiamento nei suoi comportamenti: sarà particolarmente languida, affettuosa e bisognosa di coccole, miagolerà spesso per richiamare il maschio, e struscerà spesso il collo per terra.

L’ odore e i miagolii di una femmina in calore attirano un gran numero di maschi che si radunano al suo cospetto e attendono il momento giusto per l’ accoppiamento.

La gatta si avvicinerà dapprima al maschio dominante che potrà così portare a buon fine l’ atto sessuale: l’ eiaculazione avviene subito dopo la penetrazione, ma l’ amplesso verrà ripetuto per circa sette volte.

Può accadere a volte che a questo punto la femmina decida di accoppiarsi anche con gli altri maschi, in ordine di scala gerarchica, fino al più debole. E’ per questo motivo che a volte ne scaturisce un parto con gattini tutti diversi tra loro.

Al termine dell’ accoppiamento la gatta inizia a rotolarsi per terra, strusciando la schiena al suolo per qualche minuto.

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