Orientale
La Thailandia risulta essere il luogo originario del Gatto Orientale. La testimonianza dell presenza di questo gatto proviene da molte raffigurazioni presenti in un libro di poesie ritrovato tra le ceneri della antica capitale del Siam, Ayudha, che nel 1767 fu incendiata e rasa al suolo.
Il Gatto Orientale fu poi importato in Gran Bretagna e considerato fino agli inizi del Novecento alla stessa stregua dei Siamesi.
A partire dal 1920 fu stabilito che potevano essere considerati Siamesi solamente gli esemplari puri, dalle punte colorate e dagli occhi blu.
La razza orientale venne quindi ricreata nel dopoguerra e si affermò definitivamente dal punto di vista delle caratteristiche nel 1952.
Il gatto Orientale venne ufficialmente riconosciuto nel 1976 dal CFA.
Sono ammessi accoppiamenti con il Siamese, il Balinese e l’ Orientale a pelo lungo. I colori riconosciuti sono tutti quelli solidi, i bicolori, gli smoke, i silver e i tabby.
Avendo il pelo corto, il suo mantello non necessita di particolari attenzioni.
Caratteristiche della razza:
- Le orecchie sono grandi e aperte alla base;
- Il naso ha un profilo dritto;
- Il collo è lungo e snello;
- Le zampe sono lunghe e sottili, ma muscolosse;
- I piedi sono piccoli e ovali;
Caratterialmente il Gatto Orientale è molto simile al Siamese, come lui infatti ama immensamente il suo padrone ed è in grado di seguirlo anche in capo al mondo. Per contro richiede e pretende la stessa quantità di affetto.
E’ un gatto estroverso, comunicativo e molto intelligente. Non è adatto a persone particolarmente nervose o poco pazienti.