Bengal
Il Bengal è l’ unica razza, tra i gatti domestici ad avere sangue selvatico.
I primi incroci risalgono al 1963, e risultano dall’ accoppiamento casuale di una femmina di Leopardo asiatico (Felis bengalensis) e un gatto domestico nero.
Dopo svariati esperimenti, alla fine degli anni ’70, otto fattrici ibride vennero fatte accoppiare con l’ American shorthair, che non fu però l’ unica razza responsabile dell’ eccellente risultato finale: vennero infatti impiegati nei successivi accoppiamenti anche il Siamese, il Burmese, e l’ Egyptian Mau, per il suo straordinario mantello.
La razza del gatto Bengal, il cui nome ricorda le sue origini esotiche, venne riconosciuta ufficialmente nel 1991.
Per essere riconosciuto un Bengal, il gatto deve possedere almeno un 10% di sangue Felis Bengalensis ed è consentito portare in esposizione esclusivamente i soggetti di quarta generazione.
Al fine di mitigare il carattere di questa particolare razza, alle esposizioni vengono squalificati i soggetti nervosi, aggressivi e poco domestici.
I tipi di mantello riconosciuti ufficialmente nel Bengal sono il disegno a “rosette” e il marbled.
Il primo è un disegno a piccole macchie ben distribuite su tutto il corpo (disegno spotted), preferibilmente allineate orizzontalmente, come quelle del leopardo.
Il disegno marbled è rappresentato da tre righe parallele molto larghe sul dorso e le ali di farfalla sulle spalle e sui fianchi.
I colori accettati sono il brown tabby e lo snow leopard, con macchie pronunciate di colore bruno-rossastro.
Il Bengal non richiede cure particolari dal momento che il suo mantello è corto, aderente al corpo e molto liscio e setoso.
Caratteristiche della razza:
- Le orecchie sono medio-piccole e larghe alla base;
- Gli occhi sono grandi e leggermente a mandorla;
- La coda è di media lunghezza, spessa e con la punta arrotondata;
- I piedi sono grandi e rotondi;
- Il pelo è fitto, lucido e molto liscio.
Dal punto di vista caratteriale il Bengal è un gatto docile e mansueto grazie anche alle forti limitazioni in fase di selezione. A questo scopo i gatti di prima e seconda generazione devono esser separati presto dalle loro madri e allattati da una gatta domestica. I gattini devono essere manipolati precocemente al fine di abituarli subito ad una vita familiare.
Si tratta di un gatto a cui piace essere sempre in movimento, giocare e correre, e che, quindi necessita di spazi abbastanza ampi.
Ama la compagnia dell’ uomo con il quale spesso instaura un rapporto così profondo da non volerlo condividere con altri animali.