Sacro di Birmania
Di origini francesi il Birmano venne battezzato negli anni Cinquanta “Sacro di Birmania” per distinguerlo dal Burmese.
Questa razza è stata ufficialmente riconosciuta in Francia nel 1925, in Gran Bretagna nel 1966 e un anno dopo negli Stati Uniti.
I colori riconosciuti del Sacro di Birmania sono tutti quelli solidi, le squame di tartaruga e i tabby, sempre in associazione con il bianco.
Non sono ammessi accoppiamenti con altre razze.
Il mantello del Birmano non necessita di cure particolari perchè è molto setoso e quasi privo di sottopelo. Lavaggi abbastanza frequenti permetteranno di mantenere il mantello pulito ma soprattutto i guantini che tendono ad ingiallire.
Caratteristiche della razza:
- Il mantello è semilungo e di tessitura setosa;
- Gli occhi sono tondi, grandi e di un blu intenso;
- Le orecchie sono larghe alla base e alte;
- I guanti delle zampe anteriori devono essere pari e simmetrici davanti e dietro, di un bianco candido che no oltrepassa le dita, i guanti delle zampe posteriori devono avere la forma di una “v” rovesciata;
- Le zampe sono grandi e rotonde;
- La coda è di lunghezza media e proporzionata al corpo.
Il Sacro di Birmania ha un buon carattere: sereno, equilibrato e molto affettuoso. Adora la compagnia del suo padrone e in alternativa di un altro gatto.
E’ particolarmente adatto alle persone anziane, ai bambini e a coloro che trascorrono molto tempo in casa.
Non è affatto aggressivo, ma ciò non vuol dire che sia un gatto sottomesso, al contrario possiede una spiccata personalità, tanto che le sue abitudini hanno la priorità su tutte quelle del resto della famiglia.
2 commenti (+aggiungi il tuo?)