Il gatto è uno dei principali predatori del regno animale e, infatti, è anatomicamente strutturato per l’ agguato: si muove con calma e precisione, ma quando giunge il momento di attaccare la sua rapidità non lascia scampo alla preda. Le sue vittime preferite sono i roditori, come tutti sappiamo, ma anche le lucertole, i serpenti, le cavallette, i volatili.
Ovviamente la convivenza sempre più stretta con l’ essere umano ha modificato notevolmente le abitudini di questi animali, che quindi, spesso, per l’impossibilità di farlo oppure perchè già sazi, cacciano molto meno rispetto ai loro simili che vivono in libertà.
Ma non per questo bisogna pensare che il gatto domestico non abbia l’ istinto predatorio, al contrario essi avvertono costantemente la necessità di inseguire una preda ed ucciderla.
Quello che contraddistingue il gatto selvatico da quello domestico sono, invece, le modalità con cui la battuta di caccia avviene.
Il primo infatti spinto dai morsi della fame, e consapevole che la preda rappresenta forse la sua unica occasione di sopravvivenza, una volta localizzato l’ animale lo cattura, lo uccide seduta stante e lo divora.
Il gatto che vive nelle nostre case, invece, dal momento che il suo pancino è già bello pieno di tante cose buone, cattura la preda e la tortura come se fosse un giocattolo. In questo caso la povera vittima il più delle volte muore a causa dello stress provocato da tale trattamento, ancor prima che a causa del colpo letale, infertogli dal gatto stesso.
Allo stesso modo in cui lo stimolo della fame aumenta in carenza di cibo, così l’ istinto della caccia può esasperarsi in mancanza di prede a disposizione, ed è per questo motivo che può capitare spesso che il gatto domestico metta in atto in casa dei veri e propri agguati nei confronti di giochi, mobili e, a volte anche le nostre caviglie.
Una volta torturata la preda e sopraggiunta la morte, difficilmente il gatto domestico la mangia. Una cosa che spesso meraviglia tantissimi proprietari di felini consiste nel fatto che il più delle volte il loro animale porti in casa un topo o un uccellino appena catturato.
Questo comportamento è tipico dei felini che considerano i loro padroni a tutti gli effetti come membri della famiglia, e si sentono in dovere di provvedere al loro sostentamento, oltre che di dimostrare loro il prorpio affetto.
Se siete i proprietari di una gatta sterilizzata, vi sarà sicuramente capitato che la vostra micia abbia provato ad insegnarvi alcune tecniche di caccia, così come avrebbe fatto con i propri gattini una volta cresciuti.
Quindi anche se l’ idea di ritrovarvi una domenica mattina a condividere il letto con un piccolo animaletto morto, portato lì dal vostro amico a quattro zampe, non vi fa impazzire di gioia, ricordatevi, dopo una prima reazione di ribrezzo, che rappresenta una grande dimostrazione di affetto nei vostri confronti, che conferisce al vostro gatto il diritto di ricevere coccole, elogi ed apprezzamenti.
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