Il cane Viverrino, quello strano parente di Fido.

cane procione

Il cane Viverrino è decisamente una strana creatura molto difficile da classificare nell’ ambito del Regno Animale.

Viverrino deriva dalla parola latina “viverra” ossia zibetto.

Il suo nome scientifico , Nyctereutes procyonides, significa cacciatore o pescatore notturno dall’ aspetto di orsetto lavatore.

In inglese viene chiamato racoon dog ,cioè cane procione.

In realtà si tratta di un vero e proprio cane selvaggio, che, però, non assomiglia affatto agli altri membri della famiglia dei Canidi.

Il Viverrino misura da 50 a 60 centimetri dalla punta del muso alla attaccatura della coda, che è folta e lunga dai 15 ai 20 centimetri, ha le zampe molto corte.

I cerchi neri intorno agli occhi gli conferiscono una particolare fisionomia che ricorda molto l’ orsetto lavatore o il tasso.

Le orecchie sono piccole e rotonde e il muso appuntito.

Il pelo del cane Viverrino è grigiastro, misto a giallo, con lievi strutture verticali. Le zampe e il ventre sono neri.

Il suo habitat naturale è rappresentato dalle foreste, nei pressi di corsi d’ acqua o stagni.

Solitamente vive in coppia o in famiglie formate da 5 o 6 esemplari e le sue abitudini sono crepuscolari, mentre durante il giorno preferisce sistemarsi in un buco nella roccia, piuttosto che in un albero cavo, e, a volte, è disposto anche a scavarsi una tana.

E’ proprio nelle tane che le femmine mettono al mondo i cuccioli dopo una gestazione di circa due mesi. I piccoli possono essere in numero da sei a dodici e alla nascita sono neri e ciechi.

Come i cani, dopo 15 giorni aprono gli occhi e a circa un mese di vita iniziano lo svezzamento, per essere poi indipendenti verso il quarto mese di età. La maturità sessuale viene raggiunta intorno all’ anno di vita, che può protrarsi anche oltre i 12 anni.

Il cane Viverrino è l’ unico Canide ad andare in letargo durante l’ inverno, soprattutto nelle regioni più fredde, anche se in realtà si tratta più di una riduzione dell’ attività piuttosto che di un letargo vero e proprio.

La sua alimentazione è molto varia e comprende piccoli mammiferi, uccelli, uova, pesci, verdure, frutti e ghiande.

A differenza dei suoi consanguinei questo cane non abbaia, ma lancia delle strane grida che assomigliano a dei miagolii.

Il cane Viverrino ha origine nel Medio Oriente (Siberia Orientale, Manciuria, Cina e Giappone) e fu introdotto in Europa dai russi nel 1920 che ne volevano sfruttare per il commercio la sua preziosa pelliccia.

La sua espansione fu strabiliante, anche perché si tratta di una specie molto prolifica, tanto che diede ispirazione allo scrittore Remì Depoorter per scrivere il romanzo la Rue du Rhone, che narra l’ amicizia tra un bambino e un cane Viverrino, trovato cucciolo sulle sponde del  Fiume Rodano.

Malgrado il suo aspetto accattivante, il cane Viverrino, rappresenta, in realtà, un pericolo, come ogni altra specie selvatica non controllata.


CANI

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Gravatar
Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. ( Chiudi sessione /  Modifica )

Google photo

Stai commentando usando il tuo account Google. ( Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. ( Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. ( Chiudi sessione /  Modifica )

Annulla

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: