Tutti i vantaggi della sterilizzazione di una gatta.

ovarioisterectomia gatta

La gatta raggiunge la pubertà tra il 5° e il 18° mese di vita e già dalla ottava settimana può essere sottoposta all’ intervento chirurgico di Ovarioisterectomia (sterilizzazione).

Tale intervento è irreversibile perché prevede l’ asportazione completa dell’ utero e delle ovaie, eliminando il ciclo estrale della femmina.

Così come già visto precedentemente per il gatto maschio, anche per il gentil sesso i vantaggi della sterilizzazione sono molteplici:

  • si previene la nascita di gattini indesiderati
  • si riduce il fenomeno del randagismo
  • si evita definitivamente il calore della gatta, nonché lo stress della gravidanza e dell’ allattamento
  • si riduce notevolmente il rischio di tumori mammari, in special modo se l’ intervento viene eseguito precocemente:  il rischio di tumori aumenta ad ogni calore.
  • si eliminano i comportamenti tipici del ciclo estrale, caratterizzato da continui miagolii ed emissioni di spruzzi di urina
  • si eliminano i rischi di fuga della gatta in calore, che spesso evolvono in investimenti automobilistici o contagio di malattie (FIV e FELV) da altri gatti randagi.

A fronte di questi molteplici vantaggi, in realtà la sterilizzazione è un intervento minimamente invasivo, anche se , a differenza della castrazione del gatto maschio, richiede un accesso chirurgico dall’ addome della gatta, che quindi avrà una ferita con dei punti per circa una decina di giorni.

Nonostante ciò, generalmente, già dal giorno successivo all’ intervento le gatte ritornano a condurre la propria vita di sempre come se nulla fosse accaduto.

Le complicazioni postoperatorie sono molto rare e possono essere rappresentate da emorragie interne, infezioni della zona chirurgica interna o della ferita, soprattutto se l’ animale si lecca i punti.

Questo inconveniente può essere evitato mettendo alla gatta uno speciale collare (elisabettiano) che gli impedisce di leccarsi.

L’ unica accortezza che i proprietari di gatte sterilizzate dovranno avere nel tempo è quella di modificare l’ alimentazione del proprio animale, perché i cambiamenti metabolici di tale intervento implicano un minor fabbisogno energetico, che quindi si traduce nella riduzione della quantità di cibo da somministrare.


GATTI

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