La Filariosi Cardiopolmonare, una malattia subdola

malattia Filaria cane

La Filaria è una malattia provocata da un verme (Dirofilaria Immitis).

Quando una zanzara punge un cane infestato, insieme al sangue aspira alcune microfilarie che possono essere iniettate in un altro cane.

Le microfilarie iniziano a crescere e a spostarsi verso il cuore, dove vanno a localizzarsi dopo circa 6 mesi. Una volta adulti questi vermi vivono nel cuore destro e nell’ arteria polmonare, moltiplicandosi e creando danni irreversibili al cuore ed ai vasi polmonari.

Nel cane i vermi della filaria possono vivere 5-7 anni, se non provocano prima la morte del cane stesso.

La Filaria è purtroppo molto diffusa in Italia, in particolar modo nel centro-nord, come indica l’ immagine al lato, ma è in continua espansione e lo dimostra il fatto che anche nel diffusione filariosi Italia167Lazio si registrano sempre più casi di cani infetti.

Alcune zone d’ Italia come la Pianura Padana, la Toscana, l’ Umbria e la Sardegna, sono considerate zone ad alto rischio, e, proprio per questo, diventa indispensabile prevenire questa malattia se il cane viene trasferito anche per un solo giorno in queste zone.

Il contagio può avvenire solo tramite la zanzara, sia essa comune o tigre, e non per semplice vicinanza tra due cani come molti erroneamente pensano.

L’ animale più colpito dalla Filaria è il cane, ma può essere trasmessa dalla zanzara anche ai gatti e ai furetti.

Come annuncia il titolo, la Filaria è una malattia subdola, perché nelle prime fasi dell’ infezione è difficile vederne i sintomi anche se le filarie sono già presenti nel cuore.

Nel momento in cui è possibile osservare i sintomi (dimagrimento, facile affaticabilità, scarsa resistenza allo sforzo, tosse, ecc) significa che si sono già instaurate lesioni cardiache e polmonari e occorre intervenire al più presto.

Il metodo più sicuro per diagnosticare la Filariosi Cardiopolmonare è un semplice test, effettuato tramite un piccolo prelievo di sangue.

Il test deve necessariamente essere eseguito entro la primavera, prima di iniziare la prevenzione, in modo che se il cane risultasse positivo sarebbe possibile procedere subito alla cura della malattia.

La prevenzione ha senso solo se fatta in cani sani e negativi al test.

Stabilita la diagnosi, prima di iniziare la terapia è consigliabile eseguire una radiografia del torace ed un ecocardiogramma per verificare eventuali lesioni al cuore o ai vasi polmonari.

La terapia deve essere impostata tenendo conto delle condizioni generali del cane, anche perché può avere gravi effetti collaterali e può richiedere molto tempo prima di dare i suoi frutti.

Come spesso mi ritrovo a scrivere è sempre meglio prevenire che curare. Infatti, nonostante esista una cura per questa malattia, considerati i rischi per il cane ed i costi dei farmaci impiegati per il trattamento, è molto importante ricorrere alla prevenzione annuale.

Tale prevenzione è veramente semplice: esistono in commercio diversi prodotti, che vanno dalle compresse alle fialette antiparassitarie, che aiutano nella prevenzione anche se non coprono totalmente dal rischio di infezione.

La soluzione migliore risulta essere, invece, un farmaco somministrato con un iniezione dal medico veterinario che protegge totalmente l’ animale per un anno intero.

Questo farmaco può essere utilizzato a partire dal sesto mese di vita del cucciolo, è sempre però opportuno accertarsi prima che il cane sia negativo al test.

A volte alcuni proprietari sono portati a credere che il pelo lungo e folto del proprio cane sia in grado di proteggerlo dall’ attacco delle zanzare, ma in realtà questi insetti hanno la capacità di scegliere con cura il sito della puntura prediligendo le zone più accessibili come orecchie, naso, addome, zone oculari.

Quindi anche i cani con molto pelo e sottopelo meritano la giusta prevenzione al pari dei propri simili meno pelosi.


Framed Logo zooplus

Viaggiare con Fido anche se soffre il mal d’ auto.

mal d' auto cane

Il Natale, oltre ad essere, soprattutto, una Festa Religiosa, è sinonimo di regali, giornate in compagnia e, per alcuni, anche viaggi.

Per tutti i fortunati che avranno la possibilità di concedersi qualche giorno di vacanza, lontano dalla città e dalla solita routine, il mio consiglio è quello di portare con sé l’ amico pelosone.

Sono ormai tantissime le possibilità di alloggio per cani e gatti, quindi l’ unico problema rimane quello di affrontare il viaggio in tutta serenità.

L’ automobile, la nave, il treno e l’ aereo sottopongono a diversi movimenti i passeggeri, cani o uomini che siano, i quali risentono delle scosse e delle accelerazioni dei veicoli a livello dei canali semicircolari dell’ orecchio.

Questi movimenti, subìti passivamente, disorientano l’ organismo e perturbano il senso dellequilibrio.

Mal di mare, mal d’ aria o mal d’ auto si manifestano con gli stessi sintomi e sono noti con il termine di chinetosi.

La chinetosi è piuttosto un malessere che una malattia vera e propria, e quindi risulta fastidiosa ma non pericolosa, può, però, trasformare il viaggio in un vero e prorpio incubo sia per Fido che per il suo compagno di vita.

I sintomi possono variare sia per gravità che per intensità a seconda della sensibilità del cane. Vanno dall’ angoscia alle vertigini, dal semplice malessere alla nausea e al vomito, passando per l’ eccessiva salivazione (scialorrea) e gli sbadigli ripetuti.

Da un lato la paura di soffrire di questi disturbi aumenta il malessere e viceversa, instaurando un cosiddetto circolo vizioso, d’ altro canto  il pianto incessante del cane e il manifestarsi della sua insofferenza, innervosisce il conducente che, reagendo, non fa che aumentare l’ inquietudine del cane.

La migliore delle terapie, come spesso scrivo, è la prevenzione, ossia cercare di abituare il cane agli spostamenti in auto fin da cucciolo, magari percorrendo dei brevi tragitti, che mano a mano si allungano. E’ molto importante fare in modo che per lui questo tipo di viaggio sia sinonimo di piacere, alla stessa stregua della passeggiata al guinzaglio. In effetti ci sono molti cani che, invece, adorano andare in macchina.

Al di là delle regole preventive, quando si guida in presenza di un cane o di un gatto, la prima cosa da fare è quella di viaggiare con tranquillità, mantenendo un’ andatura il più possibile costante, cercando di evitare buche, frenate improvvise, scossoni e strade con troppe curve.

Quando io trasporto i miei cani cerco sempre di fare delle frenate molto lunghe e, soprattutto, di avvicinarmi il meno possibile all’ automobile che ho davanti, tenendo sempre un occhio allo specchietto retrovisore:  in caso di tamponamento il primo che ci rimette è Fido che si trova nel portabagagli.

A tale proposito vorrei ricordarvi che la normativa in materia è molto chiara: se si trasporta più di un cane è necessaria la rete divisoria, mentre in caso di un solo cane, può viaggiare anche sul sedile purché sia assicurato con un apposito guinzaglio alla leva della cintura di sicurezza ( vi consiglio di prediligere la pettorina al collare per evitare strangolamenti).

Durante il viaggio sarebbe opportuno fare delle soste per permettere a Fido di fare i suoi bisognini, facendo però attenzione ad assicurarlo al guinzaglio, perché, spaventato dal viaggio, potrebbe tentare la fuga.

Per calmare l’ ansia e l’ angoscia che si impadronisce del cane che soffre di chinetosi, tutti i metodi sono buoni: coccole, carezze, canticchiare, e anche dargli delle medicine se necessario, che possono essere omeopatiche o allopatiche.

Nel primo caso è possibile somministrare alla vigilia della partenza una dose di Gelsemium 30 Ch, se si tratta di un soggetto che affronta il viaggio in modo apatico, immobile, con continui tremolii. Se, al contrario, il malessere si manifesta con paura, agitazione, abbaio frequente e spasmi, allora è preferibile somministrare una dose di Ignatia 30 CH.

Per quanto riguarda i farmaci veri e propri, vi sono in commercio dei prodotti molto efficaci e con pochissime controindicazioni; a riguardo vi consiglio di rivolgervi al Medico Veterinario.

E’ importante sapere che tenere il cane a digiuno prima del viaggio non eviterà il suo malessere, ma servirà soltanto a diminuire la quantità di materie liquide o solide espulse durante la crisi.

Sono sicura che se riuscirete a fare un viaggio sereno con il vostro amico a quattro zampe, la vacanza in sua compagnia sarà indimenticabile e lui non smetterà mai di ringraziarvi.

Conoscere le principali Zoonosi cane-uomo.

zoonosi cane-uomo

Secondo l’ Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) le Zoonosi sono delle malattie che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all’ uomo.

Non rientrano in questa categoria le affezioni prodotte dalle tossine o dai veleni (es. morso di serpente), e quelle relative ad allergie ( es. ai peli).

Molte Zoonosi possono essere evitate, il più delle volte, semplicemente osservando delle semplici precauzioni igieniche e, anche se la lista teorica di queste malattie di origine canina è abbastanza lunga (intorno alle 70 differenti malattie), sarebbe meglio non provocare inutili allarmismi.

Infatti le misure di igiene, la Medicina Veterinaria e la Legislazione sono riuscite a limitare e confinare molte delle Zoonosi riconosciute, ma è comunque bene, per ogni amante dei cani, conoscere almeno quelle più gravi e quelle più diffuse.

Tra le Zoonosi mortali vi sono sicuramente la Rabbia  e l’ Echinococcosi.

Il virus della Rabbia si trasmette essenzialmente attraverso il morso ed è presente nella saliva del cane ancora prima che esso abbia manifestato alcun sintomo clinico.

E’ per questo motivo che è stato istituito l’ obbligo legale di mettere sotto sorveglianza qualsiasi cane che abbia morso qualcuno.

La Rabbia è una Zoonosi a trasmissione diretta.

Questo virus dimostra una particolare affinità per i tessuti nervosi, e, infatti, si presenta con sintomi neurologici come la paralisi, le turbe locomotorie, disturbi del comportamento (abbattimento/eccitazione, aggressività).

Anche nell’ uomo la sintomatologia è abbastanza simile e può evolvere verso la paralisi e la morte.

L’ Echinococcosi, invece, è dovuta ad un verme che non provoca alcun problema al cane, ma nell’ uomo causa una gravissima malattia. Si tratta di una Zoonosi a trasmissione indiretta.

L’ ospite definitivo del parassita è la volpe, che contiene nel suo intestino l’ adulto del Echinococcus Multilocularis: le uova presenti nelle feci possono contaminare piccoli roditori, come il topo campagnolo, i quali svilupperanno delle cisti al livello del fegato.

Il cane o il gatto che ingeriranno le feci di questi topi ne saranno contagiati anch’ essi, quindi l’ uomo che consumerà alimenti contaminati da escrementi di volpi, topi, cani o gatti affetti dal parassita contrarranno la malattia.

L’ Echinococcosi umana è generalmente fatale e si manifesta con lo sviluppo di voluminose cisti epatiche, che, con il tempo, evolvono in tumori, i quali possono dar luogo a metastasi in altri organi.

Tra le Zoonosi dirette le più importanti, ma che, a differenza della Rabbia, non conducono alla morte,  sono la tubercolosi, la pasteurellosi, la pseudotubercolosi e l’ ascaridiosi.

Nel 10% dei casi la Tubercolosi nell’ uomo è dovuta al contatto con un animale malato. Nella specie canina la malattia si manifesta con delle patologie polmonari, ma colpisce anche l’ addome, lo scheletro e la pelle. La cura di questa insidiosa malattia è molto difficile, ed il rischio di contagio per le persone e gli altri animali è elevatissimo.

La Pasteurellosi, come la rabbia, si trasmette generalmente tramite il morso. Nell’ uomo si traduce in un dolore a livello delle articolazioni circostanti al punto del morso ed una suppurazione delle piaghe. Il trattamento consiste nella somministrazione di antibiotici.

La Pseudotubercolosi non provoca, il più delle volte,  problemi al cane, ma quest’ ultimo ne risulta portatore sano ed espelle il germe tramite le feci. La malattia nell’ uomo si presenta con problemi digestivi che somigliano molto ai sintomi di un appendicite. I bambini sono maggiormente esposti degli adulti a questo tipo di contaminazione.

L’ Ascaridiosi è provocata da una verme tondo, l ‘Ascaride (Toxocara Canis) che si insedia nel tubo digerente del cane giovane.

L’ animale affetto da questa malattia espelle tramite le feci numerose uova contenenti larve infestanti di ascaride, pericolose per l’ uomo.

I bambini da 1 a 4 anni sono i soggetti più esposti ad entrare in contatto con queste larve, proprio perché spesso giocano nei recinti  di sabbia:  il semplice gesto di portare le mani infette alla bocca è sufficiente per contrarre  la malattia.

Nell’ uomo l’ Ascaridiosi provoca la cosiddetta Sindrome da “larva migrans”, perché prevede la migrazione delle larve verso i vari tessuti del corpo (fegato, polmoni, cuore, occhi, e sistema nervoso).

A seconda dei tessuti coinvolti i sintomi possono andare da una manifestazione cutanea (orticaria), a dolori epatici, asma, tosse e turbe oculari. Dagli studi emerge che più di un terzo delle patologie retiniche infantili sono causate da Toxocara Canis.

Tra le Zoonosi a trasmissione indiretta  vi sono, tra le altre, l’ Idatidosi, la Leptospirosi e la Leishmaniosi.

L’ Idatidosi assomiglia molto, per origine ed espressione, a l’ Echinococcosi, ma è molto meno grave. Ciò nonostante provoca lo sviluppo di una voluminosa cisti idatidea che deve essere asportata chirurgicamente, con un intervento assai delicato.

La Leptospirosi colpisce in particolar modo alcune categorie professionali come ad esempio i Veterinari, coloro che lavorano nei mattatoi, gli operatori fognari, ecc.

Le urine degli animali affetti da questa patologia (cani o topi) contengono delle Leptospire (batteri) che contaminano l’ uomo e danno origine a stati febbrili , nausea, dolori muscolari e, nei casi estremi, ad un ittero associato a patologie digestive.

La Leishmaniosi, come ormai tutti sappiamo, si trasmette tramite la puntura di una zanzara (flebotomo) che utilizza il cane come serbatoio per i protozoi della Leishmania. L’ uomo colpito da tale patologia presenta gonfiore addominale, febbre ed emorragie delle mucose.

Ricordiamo che la prevenzione è la migliore arma per evitare le Zoonosi. L’ applicazione di poche e semplici precauzioni e regole igieniche può mettere tutti gli amici dei cani al riparo da eventuali contagi, mentre una demonizzazione ed una sopravvalutazione dei rischi potrebbe farci fare dei passi indietro rispetto ai recenti riconoscimenti che gli animali hanno conquistato nella società.

La convivenza con Fido aiuta a prevenire il Diabete infantile.

cani e bambini contro il diabete

Mercoledì 14 Novembre si celebrerà in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro il Diabete. Gli ultimi dati statistici del European Diabetes Association di Berlino,riferiscono che il diabete sta diventando, nelle società attuali, un’ epidemia mondiale, che nel 2025 coinvolgerà circa 366 milioni di persone di tutto il globo terrestre.

In particolar modo è aumentata l’ incidenza dell’  insorgenza di diabete in età infantile, dovuta sia al più frequente consumo di cibi preconfezionati, sia, soprattutto, alla maggior sedentarietà dei bambini che passano molte delle loro ore giornaliere davanti al computer e alla televisione.

Proprio a tale proposito è stato condotto uno studio dall’ University of Western Australia,secondo il quale, il cane come compagno di vita, risulterebbe essere un eccellente ed insostituibile metodo per la prevenzione di questa grave malattia cronica.

Basandosi su un campione di circa 1.200 bambini di età compresa tra i 10 ed i 12 anni, di cui il 60 % convivente con un cane, la ricerca ha evidenziato come la presenza di Fido in famiglia stimoli il bambino ad una maggiore attività fisica, che, tradotta in numeri, corrisponde in media a 30 minuti in più di passeggiata a settimana a ritmo abbastanza sostenuto, e, più in generale, a circa 140 minuti di movimento aggiuntivo.

Tutto questo porta alla riduzione delle percentuali di bambini affetti dal diabete infantile.

Oltre a questi straordinari dati, occorre considerare il fatto che avere un animale, una cane nella fattispecie, aiuta bambini ed adolescenti ad affrontare più facilmente i problemi che nel corso della vita si troveranno a dover affrontare, incrementa in modo considerevole la loro autostima ed insegna loro ad avere  maggior rispetto nei confronti del prossimo.

La ricercatrice del Centro che ha condotto questi importantissimi studi, Hayley Christian, ha affermato che i bambini che convivono con un cane praticano una maggiore attività fisica e questo produce una diminuzione dei casi di obesità nei bambini e potrebbe risultare la soluzione di questo problema sociale.

Ricordando che la prevenzione nella Medicina è alla base della cura, il consiglio è quello di regalare un bel cucciolo di cane ai vostri bambini!

Voci precedenti più vecchie

Iscriviti

Ricevi al tuo indirizzo email tutti i nuovi post del sito.

Segui assieme ad altri 74 follower

Crea un sito Web con WordPress.com
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: